Il libro più letto in Italia è questo, ecco perché tutti lo stanno leggendo
- Postato il 10 agosto 2025
- Libri
- Di Blitz
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Le classifiche dei libri più venduti in Italia parlano chiaro: la narrativa che affronta i grandi temi dell’identità, della famiglia e della libertà personale è quella che sta conquistando il pubblico. In cima alla lista, aggiornata alla settimana dal 21 al 27 luglio, c’è “L’anniversario” di Andrea Bajani, vincitore del Premio Strega 2025. Un risultato atteso, ma che conferma quanto un romanzo possa diventare un fenomeno culturale in pochi giorni.
Non è solo la vittoria al più prestigioso premio letterario italiano ad aver acceso i riflettori sul libro, ma soprattutto il suo contenuto: una narrazione profonda e spiazzante che affronta il legame con le origini, la rottura con la famiglia, e il bisogno di rinascita. Temi tutt’altro che semplici, ma affrontati con una scrittura essenziale, diretta, capace di arrivare con forza ai lettori.
Il coraggio di spezzare i legami: perché il romanzo di Bajani sta colpendo nel segno
“L’anniversario” non è una storia tradizionale di famiglia. Non ci sono riconciliazioni scontate o nostalgie zuccherate. Al contrario, il libro affronta la domanda che spesso viene messa a tacere: si può scegliere di tagliare completamente i rapporti con i propri genitori? E cosa comporta una decisione così radicale?
Nel romanzo, il protagonista racconta come, dieci anni prima, abbia interrotto ogni rapporto con madre e padre. Ha cambiato continente, numero di telefono, vita. Ha eretto un muro invalicabile tra sé e il passato. E racconta, senza filtri, che da allora sono stati i migliori anni della sua esistenza.
Un’affermazione forte, quasi scandalosa, ma che ha trovato terreno fertile in un pubblico stanco di narrazioni ipocrite o idealizzate. Il libro parla a chi vive o ha vissuto relazioni familiari tossiche, a chi ha dovuto prendere decisioni dolorose per salvarsi, a chi non trova rappresentazione nelle storie di “famiglie del Mulino Bianco”.
Feltrinelli punta sull’onestà narrativa: il potere della verità nel marketing editoriale
L’editore Feltrinelli ha definito il romanzo “uno schiaffo ricevuto appena nati: grazie a quel dolore respiriamo”. Un claim potente, che sintetizza l’anima di un’opera capace di disturbare e curare allo stesso tempo. Non si tratta di una lettura comoda, ma di un viaggio nelle dinamiche più oscure e autentiche del legame familiare.
In un momento storico in cui le narrazioni si concentrano spesso su comfort, guarigione e risoluzione, “L’anniversario” propone una visione alternativa: quella della liberazione tramite il distacco. Una prospettiva che spiazza, ma che per molti lettori rappresenta finalmente una forma di verità.
Il successo nelle librerie e sui social: un libro che fa parlare di sé
Il romanzo ha iniziato a circolare ben prima della proclamazione ufficiale del Premio Strega. Ma è dopo la vittoria che si è verificata l’esplosione nelle vendite. Book influencer, testate culturali, forum di lettura e gruppi social dedicati ai libri hanno iniziato a discutere, citare, consigliare “L’anniversario”.
Ciò che sorprende è che, nonostante i toni duri e l’assenza di facili consolazioni, il libro sta raggiungendo anche un pubblico trasversale, che va oltre i lettori abituali della narrativa letteraria. Merito, forse, della capacità dell’autore di non indulgere nella retorica, ma di costruire una voce autentica, spietata ma umana.
Le altre posizioni in classifica

Subito dopo Bajani, al secondo posto in classifica, troviamo Gianluca Gotto con “Verrà l’alba, starai bene”, un romanzo molto diverso per stile e struttura, ma ugualmente centrato sul tema del dolore e della rinascita. La protagonista, Veronica, lascia tutto per ricostruire la propria vita a Melbourne, inseguendo un modello di perfezione che, alla fine, si rivelerà insostenibile.
Al terzo posto, “Red. Colpo di fulmine” di Stefania S., un romanzo young adult edito da Sperling & Kupfer che racconta l’incontro tra due giovani anime opposte: lui incapace di vedere i colori, lei sommersa da un eccesso di emozioni. Ambientato in una Scozia magica e malinconica, ha catturato soprattutto il pubblico più giovane.
Scendendo di una posizione, troviamo “Come l’arancio amaro” di Milena Palminteri, una storia di amore e radici che continua a riscuotere successo per il suo linguaggio evocativo e il forte legame con il Mediterraneo.
Il primo tra i romanzi stranieri è ancora una volta il giapponese Uketsu, autore di “Strani disegni”, un thriller psicologico che sfrutta l’interazione visiva e narrativa per coinvolgere il lettore in un labirinto di interpretazioni. La sua popolarità è sostenuta anche dal mistero attorno alla sua identità e dal successo sui social.
Tra i saggi, spicca “Quando il mondo dorme” di Francesca Albanese, che raccoglie testimonianze e riflessioni sulla Palestina. Un testo che unisce rigore giornalistico e sensibilità umana, diventando un punto di riferimento per chi vuole comprendere una delle crisi più complesse del nostro tempo.
Un’estate che legge senza sconti: i lettori italiani vogliono storie vere
Se c’è un dato che emerge da queste classifiche, è il cambiamento nel gusto del pubblico. La leggerezza estiva non ha significato, quest’anno, superficialità. Molti dei libri in vetta trattano temi duri, esistenziali, profondi, eppure continuano a vendere e a far discutere. Il pubblico cerca storie autentiche, che siano in grado di rispecchiare la complessità della realtà, e non semplici evasioni.
La figura del lettore “da spiaggia” oggi si declina in mille sfumature diverse: chi legge in riva al mare lo fa anche per cercare risposte, per riflettere, per trovare nelle pagine un appiglio o una conferma. In questo scenario, romanzi come “L’anniversario” rispondono a un bisogno culturale e umano di verità, anche quando fa male.
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