Gaza, fonti mediche: “Sei persone sono morte di fame nelle ultime 24 ore”. L’Onu: “Dal 19 maggio solo il 10% degli aiuti arrivato ai civili”
- Postato il 3 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Sei persone sono morte nelle ultime 24 ore a Gaza a causa della fame e della malnutrizione”. L’ennesimo numero della catastrofe umanitaria arriva da fonti mediche palestinesi citate dall’agenzia Wafa, che spiega che i decessi sono stati registrati in diversi ospedali nel territorio della Striscia. Il tutto nelle ore in cui l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha detto che “nonostante le difficoltà e la scarsità di cibo, a Gaza non c’è fame”. La realtà, secondo i medici che operano nella Striscia è molto diversa e lo dicono con le statistiche: il numero di morti a causa della fame sale così a 175, di cui 93 bambini. Un bilancio disumano, che va ad affiancarsi a quello dei palestinesi uccisi mentre erano in fila per recuperare cibo: secondo altre fonti mediche nella Striscia, fin dalle prime ore del mattino del 3 agosto, 22 persone sono state uccise in attacchi nella Striscia, 16 delle quali mentre attendevano gli aiuti umanitari.
Aiuti che, vale la pena ricordarlo, riescono ad arrivare col contagocce: secondo i dati pubblici dell’Onu e al suo sistema che traccia ogni camion di aiuti che entra a Gaza utilizzando codici Qr, tra il 19 maggio e il 2 agosto sono state scaricate circa 40mila tonnellate di aiuti umanitari, ma solo 4.100 tonnellate (il 10%) sono arrivate a destinazione. Il resto è stato contrassegnato come “intercettato”, cioè i carichi “sono stati dirottati lungo il tragitto dentro Gaza sia pacificamente da parte di persone affamate che con la forza da parte di attori armati”.
Tornando alla cronaca delle ultime ore, solo 36 camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza ieri, nonostante il peggioramento della situazione umanitaria nell’enclave, hanno avvertito i funzionari palestinesi. Secondo l’ufficio stampa del governo di Gaza, scrive Sky News, la maggior parte dei rifornimenti umanitari è stata saccheggiata e rubata, “a causa dello stato di caos in materia di sicurezza che l’occupazione israeliana perpetua sistematicamente e deliberatamente”. Due autocisterne con 107 tonnellate di gasolio sono in procinto di entrare a Gaza dal valico di Rafah con l’Egitto. Lo ha reso noto la tv statale egiziana Al Qahera, citata da Al Arabiya. Non c’è ancora conferma che i camion siano effettivamente entrati. L’ultimo ingresso di autocisterne di carburante nella Striscia era stato il 10 luglio. Dal marzo scorso Isreale ha ridotto drasticamente il flusso di rifornimenti a Gaza, per indebolire Hamas, provocando però una grave carenza di cibo per la popolazione. La mancanza di carburante ha danneggiato anche pesantemente l’operatività degli ospedali.
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