Gasperini e la Roma più vicini, c'è l'Atalanta dietro il mal di pancia di Palladino con la Fiorentina?
- Postato il 28 maggio 2025
- Di Virgilio.it
- 3 Visualizzazioni

Caos panchine. Probabilmente mai come in questa primavera si è scatenata una tale bagarre tra gli allenatori pronti a scambiarsi le principali piazze di Serie A. Non c’è soltanto Conte, oggetto di contesa tra Napoli e Juventus, ma anche un Gian Piero Gasperini pronto a congedarsi dall’Atalanta dopo 9 lunghi e meravigliosi anni. Una notizia che ha destato l’attenzione pure di Raffaele Palladino, fresco dimissionario dalla Fiorentina.
Gasp saluta Bergamo dopo 9 anni
L’allievo che sostituisce il maestro. Potrebbe accadere a Bergamo dove Gian Piero Gasperini è pronto a salutare la Dea dopo un percorso durato la bellezza di 9 anni. Il record di Giovanni Trapattoni è destinato a rimanere tale, con il 67enne di Grugliasco che nella giornata di giovedì incontrerà la Roma probabilmente per definire gli accordi di un contratto che lo legherà al mondo giallorosso.
Palladino ne sogna l’eredità
Se la Roma ha deciso per Gian Piero Gasperini, dopo proficuo colloquio con Claudio Ranieri, ne viene di conseguenza che la panchina dell’Atalanta è diventata improvvisamente vacante. E sono in tanti a desiderarla: da Maurizio Sarri a Igor Tudor senza trascurare Thiago Motta. In tanti sono stati accostati alla Dea, anche se l’erede del Gasp potrebbe essere un altro suo vecchio figlioccio come Raffaele Palladino.
Le dimissioni e un timing sospetto
Già, perché c’è chi maligna che le dimissioni di mister Palladino non siano proprio casuali, quanto meno come timing. La concomitanza con la decisione del Gasp è sospetta. Nonostante l’esperienza agrodolce con la Fiorentina, il giovane allenatore napoletano gode di assoluta stima da parte dell’ambiente calcio. Viene infatti considerato un tecnico dalle idee innovative e dalle buone capacità gestionali.
Chissà che non possa essere proprio Bergamo la grande occasione di rilancio. La Champions League rappresenterebbe una straordinaria opportunità in un club che ha alle spalle una società forte, con uomini che ne saprebbero assecondare le esigenze tattiche. Nonostante i numerosi corteggiamenti, infatti, il ds D’Amico è rimasto alla corte della Dea: segnale importante di continuità con il passato.