Gabriele Vagnato alla festa del Fatto Quotidiano e nel frattempo incontra Amadeus. Il conduttore: “Non ho rimpianti, potrei smettere domani e sarei felice”
- Postato il 8 settembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Gabriele Vagnato sarà ospite alla Festa del Fatto Quotidiano mercoledì 10 settembre dalle ore 15:30 al Circo Massimo con Claudia Rossi e Andrea Conti alla conduzione dell’incontro. Nel frattempo Vagnato a “Giorno di Prova”, online dal 9 settembre alle 19, incontra Amadeus.
Vagnato entra a gamba tesa: vuole il “manuale del conduttore”, rubargli segreti e consigli, convincerlo a chiamare Fiorello e scoprire ogni angolo della sua routine, fino al set del nuovo show “The Cage, prendi e scappa”. E Amadeus si apre: racconta il suo amore per la musica rap, nato grazie a suo figlio Josè che lo ha “martellato” con trap e hip hop, e confessa senza filtri: “Shiva lo avrei portato a Sanremo. Ma anche Baby Gang.”
Amadeus ricorda anche gli esordi, quando arrivò a Milano negli Anni 80 con un sogno grande quanto la valigia che portava. La gavetta a Radio Deejay, tra microfoni, jingle e l’incontro con Fiorello, che definisce senza esitazioni “il più grande amico che ho nel mondo della televisione”. Un legame lungo 38 anni, di cui cinque condivisi sul palco di Sanremo, che Amadeus commenta affermando “gli dico sempre che non è il mio Sanremo, è il nostro” e poco dopo aggiunge scherzando: “Torneremo quando avremo 80 anni così saremo i due più anziani della storia del Festival”.
Ma non è solo musica e nostalgia, Vagnato lo provoca: “C’è stato un momento in cui hai pensato ce l’ho fatta?”. La risposta è un Amadeus zen, ma con la fame da debuttante: “Ho fatto tutto ciò che sognavo di fare. Non ho rimpianti, potrei smettere domani e sarei felice. Ma il brivido ce l’ho sempre. Quando arrivo a un punto alto, ho bisogno di scendere dalla montagna e scalarne un’altra”. Un conduttore che si gasa sia quando fa l’80% di share a Sanremo, sia quando affronta sfide nuove che magari faranno il 2 o il 3. Amadeus parla del distacco dalla Rai con parole che sanno di manifesto personale.
Non mancano poi i retroscena, come l’incontro casuale in un ristorante mesi prima con Pippo Baudo, che profetizzò: “Tu devi fare Sanremo” e gli spiegò, punto per punto, come si conduce il Festival. “Se va bene, è merito di tutti. Se va male, la colpa è solo tua”, fu la frase che Amadeus non ha mai dimenticato.
Vagnato poi lo incalza con domande come: torneresti a fare Sanremo? Cosa dovrebbe offrirti la Rai per condurre di nuovo il festival? Come vedi il futuro dell’intrattenimento? Qui si apre un confronto sul funzionamento della tv lineare, sull’auditel, su come i giovani fruiscono la tv oggi: Amadeus si rivela proiettato verso un futuro in cui la televisione deve evolversi oltre i canoni del passato.
Il colpo di scena? La telefonata con Fiorello, che prende in giro Gabriele imitandolo e spiega il vero motivo del tappeto verde di Sanremo… E soprattutto risponde alla domanda “Qual è il futuro di Ama in TV?”…
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