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Fuori dal coro, Cruciani in giacca militare: la scritta sulla schiena, pugno a toghe e sinistra

  • Postato il 8 dicembre 2025
  • Televisione
  • Di Libero Quotidiano
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Fuori dal coro, Cruciani in giacca militare: la scritta sulla schiena, pugno a toghe e sinistra

Parte la nuova campagna di Fuori dal coro e Mario Giordano, su Rete 4. Questa volta il programma di approfondimento della domenica sera Mediaset, famoso per i suoi servizi su malasanità, occupazioni abusive di case e malefatte varie dell'amministrazione pubblica si schiera con Mario Roggero, il gioielliere di Grinzane Cavour recentemente condannato in Appello a 14 anni e 9 mesi per aver sparato ai rapinatori che avevano appena messo a segno un colpo nel suo negozio, terrorizzando oltre allo stesso Roggero anche moglie e figlia. Gli spari hanno lasciato sull'asfalto due delinquenti, morti, ferendone un terzo. Secondo i giudici non è stata legittima difesa, ma Giuseppe Cruciani non la pensa così. 

Per dimostrarlo anche plasticamente, il conduttore di La Zanzara su Radio 24 si presenta in studio da Giordano con una giacca militare e, sulla schiena, la scritta "Libertà per Roggero". Quindi si rivolge ai telespettatori in una sorta di "copertina" della puntata e mette subito in chiaro: "Io credo che lo Stato debba stare dalla parte di Mario Roggero".

"Credo che debba stare dalla parte di Roggero semplicemente perché quando i ladri escono di casa e vanno a rubare possono subire quello che hanno subito. Debbano mettere in conto che possono morire", puntualizza il giornalista.

"Roggero subirà per sempre questo trauma. Probabilmente finirà in galera, io spero di no. La sua famiglia è stata rovinata, i suoi averi sono stati rovinati e sicuramente ha subito un trauma enorme. Io sono senza dubbio dalla parte di Roggero e dunque 'Libertà per Mario Roggero'", scandisce ancora Cruiciani, voltandosi e mostrando alla telecamera la scritta dietro alla sua giacca.

"Io non so come ci si possa arrivare, caro Mario - conclude chiamando vicino a sé il padrone di casa -, ma in qualche modo lo Stato deve arrivare a liberare Mario Roggero". E Giordano sposa la causa di Cruciani: "Ci batteremo, caro Giuseppe". 

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Autore
Libero Quotidiano

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