Fsb, l'arresto a Rostov che sconvolge la Russia
- Postato il 8 dicembre 2025
- Esteri
- Di Libero Quotidiano
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Fsb, l'arresto a Rostov che sconvolge la Russia
È stato arrestato dal Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) un cittadino russo di 21 anni nella regione di Rostov. Il sospetto è che abbia collaborato con i servizi segreti ucraini, come reso noto dall'Fsb stesso. "È stato accertato che l'uomo ha contattato un agente dei Servizi di sicurezza dell'Ucraina (Sbu) tramite Telegram, dopodiché ha volontariamente accettato di collaborare e assistere in via riservata lo Sbu nello svolgimento di attività dirette contro la sicurezza della Federazione Russa", si legge nel comunicato dei servizi russi.
Secondo Mosca, il 21enne, su istruzione di Kiev, avrebbe appiccato un incendio vicino a una torre di telefonia mobile in cambio di una ricompensa in denaro. Le accuse nei suoi confronti sono attentato terroristico e alto tradimento, reati per cui rischierebbe l'ergastolo. L'Fsb "richiama ancora una volta l'attenzione dei cittadini sul fatto che le agenzie di intelligence ucraine stanno continuando l'attiva ricerca di potenziali autori di attacchi terroristici e sabotaggi volti a danneggiare il nostro Paese attraverso internet, social media e app di messaggistica Telegram e WhatsApp. Avvertono, inoltre, che la cooperazione confidenziale con uno Stato straniero, un'organizzazione internazionale o un'organizzazione straniera è punibile penalmente ai sensi della legge russa", si legge infine nel comunicato dell'Fsb.
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Nel frattempo, mentre i colloqui tra Mosca, Kiev e Washington sulla pace sono di nuovo in una fase di stallo, pare che la Russia stia registrando dei progressi territoriali rapidi. Lo riporta il quotidiano britannico The Telegraph citando i dati della piattaforma ucraina "DeepState" e le analisi dell'Institute for the Study of War. Secondo DeepState, le forze russe avrebbero conquistato circa duecento miglia quadrate di territorio nel mese di novembre, contro le cento del mese precedente, con un ritmo definito "tra i più rapidi" degli ultimi anni. L'avanzata russa starebbe interessando soprattutto l'area di Siversk, nella regione di Donetsk, e i settori a ridosso di Pokrovsk. Si tratta di avanzamenti che si teme possano scoraggiare il presidente americano Donald Trump dal continuare a sostenere militarmente l'Ucraina. L'altro timore è che nel piano di pace al centro delle discussioni tra la Casa Bianca e il Cremlino possa essere prevista la cessione da parte di Kiev di ampie porzioni del Donbass. Una circostanza che l'Ucraina e i partner europei hanno già respinto con convinzione.
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, da parte sua, ha riferito di una "lunga e intensa" conversazione con l'inviato Usa Steve Witkoff e con Jared Kushner. Domani invece incontrerà a Londra il primo ministro britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Friedrich Merz in un vertice urgente dedicato alla strategia negoziale occidentale. Un'esigenza che nasce dalla lettura del recente documento americano sulla nuova strategia di sicurezza nazionale. Un documento che accusa i Paesi europei di ostacolare le trattative per la pace. Secondo gli analisti, comunque, pur tenendo conto degli avanzamenti russi, non è corretto parlare di un imminente collasso delle linee ucraine. Le avanzate, infatti, sarebbero limitate. E potrebbero rallentare prossimamente con l'arrivo dell'inverno.
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