Frodi Ue: rilasciata la rettrice Mogherini, a casa anche l’ambasciatore Sannino. Perplessità sui metodi inquisitori del Belgio
- Postato il 4 dicembre 2025
- Politica
- Di Blitz
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Federica Mogherini nella bufera. Arrestata, torchiata 10 ore, liberata. Attualmente guida il collegio d’Europa, fondato da Churchill e De Gasperi; un Ente che ha 140 dipendenti e 500 studenti. Insieme a lei martedì 2 dicembre sono stati fermati anche l’ex segretario generale del Seae (il diplomatico Stefano Sannino) e il funzionario Italo-belga Cesare Zegretti.
L’indagine avviata dall’Ufficio Europeo Antifrode (Olaf) è stata poi assunta sul piano penale dalla Procura Europea (Eppo) che ha coordinato le operazioni condotte dalle autorità belghe. L’inchiesta riguarda casi di presunta frode e corruzione nell’uso dei fondi europei relativi ai programmi di formazione finanziati dalla Ue per giovani diplomatici. Il trio della bufera è già a casa. Restano le polemiche: Lega e M5S chiedono chiarezza immediata, mentre il ministro Tajani invita al rispetto del garantismo. Russia e Ungheria attaccano e ironizzano. Riemergono i fantasmi del Qatargate in un momento critico per l’Ue.
L’indagine sugli appalti è nata da una denuncia di una talpa. Nel frattempo, nella mattnata di mercoledì 3 dicembre, si è incrinata anche la posizione di Alessandra Moretti: l’Eurodeputata vicentina del partito Democratico, 52 anni, non ha ottenuto la immunità parlamentare. Decisivo lo strappo tra partito Popolare Europeo e Socialisti. Viceversa la votazione a scrutinio segreto ha salvato Elisabetta Gualmini, 57 anni, modenese, politologa, già vicepresidente della Regione Emilia Romagna, cinque anni con Stefano Bonaccini. Comunque l’ultima parola spetterà al Parlamento in seduta plenaria.
Qatargate e frodi Ue
Il più grosso scandalo esploso al Parlamento europeo nel 2022 è stato il Qatargate. Alcuni europarlamentari, secondo le accuse, avrebbero ricevuto regali e denari per difendere gli interessi del Qatar. Sequestrati migliaia di euro in contanti, si è dimessa Eva Kaili (4 mesi di carcere), vicepresidente del parlamento, coinvolto pure il suo compagno Francesco Giorgi. Quest’anno altri scandali, seppur minori. L’inchiesta per presunta corruzione di alcuni eurodeputati italiani e bulgari ad opera dei lobbisti di Huawei (società cinese di apparecchiature elettroniche). C’è poi stato il “caso Pfizer”, ovvero lo scambio di sms tra Ursula Von der Leyen e l’ad Albert Bourla della casa farmaceutica statunitense, leader a livello mondiale (90 mila dipendenti).
Troppi arresti facili in Belgio
I modi inquisitori emersi in Belgio hanno sollevato molte perplessità. Ma il Belgio ci ha abituati a iniziative fragorose e poi sgonfiate; un alternarsi di iper attivismo e dilettantismo inquietanti. Morale: il Qatargate è ancora lontano dalla sua conclusione, è tutto in alto mare. Quest’ultima inchiesta rischia anch’essa di andare avanti a lungo.
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