Frédéric Olivieri è il nuovo Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala “per due stagioni”. Ecco chi è
- Postato il 17 febbraio 2025
- Cultura
- Di Il Fatto Quotidiano
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No, non sarà l’étoile Roberto Bolle a prendere in mano il Corpo di ballo del Teatro alla Scala, come si vociferava da mesi. Sarà invece Frédéric Olivieri il nuovo direttore scelto, come annunciato dopo la riunione d’insediamento del nuovo consiglio d’amministrazione del Teatro, con Fortunato Ortombina nuovo sovrintendente appena entrato in carica.
La nomina di Olivieri, attuale direttore del corpo di ballo dell’Accademia, che comunque continuerà a mantenere in parallelo anche quest’incarico, giunge dopo che il direttore uscente, Manuel Legris, lascia il suo incarico alla fine del mandato di sovrintendente di Dominique Meyer.
La nota ufficiale diramata dal tempio internazionale della lirica, sinfonica e balletto di Milano recita: “Il maestro Frédéric Olivieri assumerà la direzione del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala per due stagioni a partire dal primo marzo 2025. Olivieri, che ha già diretto il balletto scaligero dal 2002 al 2007 e dal 2016 al 2020 e dirige la Scuola di Ballo dell’Accademia dal 2006, succede a Manuel Legris. Il Maestro Olivieri manterrà la direzione della Scuola”.
Doveroso il ringraziamento al suo predecessore: “Il Teatro alla Scala ringrazia il maestro Manuel Legris per il lavoro svolto per lo sviluppo della Compagnia”. Ecco, a commento, le parole di Fortunato Ortombina, nuovo sovrintendente dopo l’uscita di scena di Dominique Meyer: “Non è un ripiego, non è come quando Moratti chiamava Suarez prima dell’arrivo di un nuovo allenatore”.
Frédéric Olivieri è di casa in Teatro. Francese di Nizza, dopo il diploma al Conservatorio nel 1977 vince il Primo Premio del Prix de Lausanne entrando così di diritto alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi. Quindi milita nel Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi sotto la direzione di Violette Verdy, Rosella Highthower e Rudolf Nureyev. All’Opéra di Parigi come ballerino solista dal 1981 danza i ruoli più importanti del repertorio classico e lavora con coreografi ospiti di rilievo mondiale, fra cui Maurice Béjart, John Neumeier, Kenneth MacMillan, Roland Petit.
Nel 1985 è primo ballerino della neonata compagnia dei Balletti di Montecarlo sotto la direzione di Pierre Lacotte e Ghislaine Thesmar, diventandone presto étoile. Fino al 1993 interpreta i maggiori ruoli del repertorio classico ed è protagonista di creazioni pensate espressamente per lui. Nel 1993 è principal dell’Hamburg Ballet Company diretto da John Neumeier, con il quale termina la sua brillante carriera di danzatore.
Fra il 1996 e il 2000 è al Maggio Musicale Fiorentino, prima come maître de ballet della compagnia MaggioDanza e dal 2000 come direttore artistico, nel 1998 diventa anche maître de ballet e consulente artistico per il Balletto dell’Opera di Zurigo diretto da Heinz Spoerli. Sempre nel 2000 è maître de ballet del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di cui nel 2002 diventa direttore artistico fino al 2007 e poi, nuovamente, fra il 2017 e il 2020.
Nel corso del suo mandato amplia e rinnova il repertorio della Compagnia scaligera con nuove produzioni di grandi balletti e nuove creazioni di artisti internazionali, dal classico al neoclassico fino al contemporaneo. Da John Neumeier a George Balanchine, da Jerome Robbins a Jiří Kylián, da Frederick Ashton ad Angelin Preljocaj, da Christopher Wheeldon a Mauro Bigonzetti, Fabrizio Monteverde, Jacopo Godani, Wayne McGregor, Aszure Barton.
Direttore del dipartimento danza dell’Accademia Teatro alla Scala dal 2006, alla guida della storica Scuola di ballo scaligera, ha dato l’opportunità alla scuola di arricchire il repertorio portando nuove creazioni. Per la Scuola ha firmato anche le coreografie di nuove edizioni di celebri balletti, come “Schiaccianoci” su musiche di Čajkovskij, “Cenerentola” su musiche di Prokof’ev e, da ultimo, “La fille mal gardée” sulla partitura di Peter Ludwig Hertel.
Chi pensava o auspicava che Roberto Bolle avrebbe preso in mano la Compagnia forse rimarrà stupito. Ma l’étoile, ricordiamolo, è ancora in piena attività.
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