Francesco Tognoni è il nuovo segretario del Pd Genova: “Chiarezza e unità per una nuova fase”
- Postato il 20 dicembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Francesco Tognoni, 29 anni, è il nuovo segretario del Pd Genova. La proclamazione stamani all’assemblea svolta alla Sala Sivori al termine del congresso unitario iniziato alcune settimane fa nei circoli del partito. Prende il posto di Simone D’Angelo, consigliere regionale ed ex capogruppo a Tursi.
Nel corso dell’assemblea sono stati eletti anche Rita Bruzzone, assessora comunale, come nuova presidente del Partito Democratico di Genova e i membri della nuova direzione, l’organo che accompagnerà il lavoro del segretario nei prossimi anni. Il vicesegretario sarà Filippo Bassignana, sindaco di Crocefieschi.
“Unità e chiarezza dovranno essere le parole chiave della fase che si apre – ha detto Tognoni, dopo aver ringraziato chi lo ha preceduto, chi ha dato vita al congresso e tutti gli iscritti – la vittoria alle elezioni genovesi non è stata un incidente di percorso favorevole ma è stata il risultato di un percorso politico lungo e faticoso e che ha ricostruito la nostra credibilità, è stato possibile perché abbiamo smesso di rincorrere una narrazione di altri e abbiamo iniziato a proporla, e se oggi siamo la prima forza politica in città non è solo un merito ma un’apertura di credito, significa che Genova ci chiede di farci protagonisti della guida di questa città, non solo per amministrare l’esistente ma anche per proporre in maniera collegiale una visione“.
Nella sua relazione Tognoni ha affrontato diversi temi, da quelli locali a quelli nazionali fino alla geopolitica, insistendo particolarmente sul tema del lavoro, e sull’impegno per la pace in tutti i teatri di guerra: lavoro e pace, le due scritte a caratteri cubitali sullo schermo dietro al palcoscenico sul quale si sono susseguiti gli interventi di oggi.
Riguardo al partito, Tognoni ha voluto sottolineare una grande attenzione al ruolo dei circoli e ha sottolineato l’importanza dell’organizzazione. “Il funzionamento della nostra democrazia interna e dei nostri organismi è fondamentale, in un momento di governo della città è giusto che il partito si organizzi per per affrontare al meglio le sfide del futuro, servono organismi che discutano e costruiscano una linea politica che sia vincolante per tutti noi”.
Da questo punto di vista una delle prime spinosissime partite a cui Francesco Tognoni sarà chiamato come nuovo segretario del Pd Genova sarà quella della chiusura del ciclo dei rifiuti con la discussione che si aprirà sull’ipotesi di un termovalorizzatore da realizzare a Scarpino. Ipotesi sulla quale la sindaca Silvia Salis e parte della sua giunta sono tutt’altro che refrattarie ma che vede, invece, molto critico il Pd genovese, a partire dalla sua base.
“Intanto vorrei partire da un assunto, siamo di fronte al fallimento del centrodestra che ha governato per otto anni a Genova e dieci in Regione e non è riuscito ad arrivare alla chiusura del ciclo dei rifiuti – ha detto Tognoni – su questo noi arriveremo all’elaborazione di una posizione unitaria nel nostro partito, sarà una delle prime sfide che ci troveremo di fronte ma l’affronteremo mantenendo una coerenza con quella che è sempre stata la nostra linea politica anche tenendo conto tutte le eventuali del caso sulla base anche di novità che dovessero emergere”.
In tal senso anche le parole di Martina Caputo, la capogruppo del Pd in consiglio comunale: “Abbiamo bisogno di un partito che accompagni il governo della città, che non lo insegua e che neanche lo ostacoli, un partito che sia luogo di sintesi e che ci aiuti a tenere la barra dritta sui temi che contano, lavoro, diritti sociali, servizi pubblici, casa, scuola, giustizia ambientale, fare un congresso e scegliere Francesco oggi come segretario unitario non significa chiedere una fedeltà personale ma impone una responsabilità politica”.
Tra le questioni più pratiche, Francesco Tognoni ha auspicato il ritorno di una “grande Festa dell’Unità in centro a Genova, non solo perché è un simbolo ma perché è in quel tipo di realtà che molti fra noi ha maturato la sua coscienza politica”. Tra gli obiettivi a medio termine anche la costruzione di percorsi di formazione per i giovani di centrosinistra e una massiccia campagna di tesseramento.
Presenti all’assemblea tutti i consiglieri comunali del Partito Democratico, i consiglieri regionali Pd e numerosi rappresentanti dei territori, tra cui la sindaca Silvia Salis. Nelle sue parole, un avvertimento: “Rispetto tutti i partiti ma sarò felice se rispetteremo anche il fatto che dobbiamo mettere le mani in modo concreto a risolvere i problemi, cosa che gli altri non hanno fatto – ha affermato – ad esempio, ascolteremo tutte le parti ma metteremo la tassa di imbarco, di certo non la togliamo perché ce lo dice il viceministro Rixi, peraltro dopo che è è stata sottoscritta da rappresentanti della sua coalizione”.
Il riferimento è alla conferenza stampa dell’esponente leghista del governo e in cui ha attaccato duramente le scelte della nuova amministrazione comunale: “Capisco che Rixi sia già in campagna elettorale per le regionali, ma succedono cose molto strane come il fatto che fa mandare veline, attribuite ad alti dirigenti del ministero dell’Interno, al suo portavoce per turbare le interlocuzioni tra la sindaca e lo stesso Viminale. È questo è il modo che vuole avere il centrodestra per interagire con chi governa la città? Perché, se non se ne fossero accorti, ora siamo noi che governiamo”.
Anche l’ex ministro e consigliere regionale Andrea Orlando, per cui il nuovo segretario Tognoni ha lavorato da assistente per molti anni, ha parlato dell’avversario viceministro: “In questo momento sta guidando una doppia battaglia, contro il centrosinistra e contro il governo di questa città, e sta bombardando Genova dalle postazioni di governo perché Genova è diventata un caso politico nazionale, Rixi quindi utilizza una posizione istituzionale, che dovrebbe essere a favore della città, contro la città. E, aggiungo, al servizio dei grandi interessi, perché quando ti impegni in una battaglia per evitare che armatori che fanno utili per miliardi debbano pagare qualche spicciolo stai dicendo che il costo dei servizi lo devono pagare gli operai e i pensionati”.
Durante l’assemblea di questa mattina anche l’intervento e passaggio di consegne dell’ex segretario provinciale Simone D’Angelo: “Oggi potremmo fermarci a compiacerci del nostro 30% e di aver recuperato 35mila voti in questa città, di essere il primo partito ma sarebbe un errore grave, non possiamo pensare di vivere di rendita, sulla fiducia che abbiamo guadagnato dobbiamo costruire un’organizzazione politica viva, che forse non abbiamo saputo costruire appieno in questi anni, un’organizzazione capace di formare e di radicarsi, oggi e lo dimostra questa sala, le competenze e le energie non mancano e la volontà politica di farlo è il senso stesso della scelta unitaria di questo congresso”.