Forse le Nazioni Unite dovrebbero rivedere le decisioni del 1948 su Israele e Palestina

  • Postato il 18 giugno 2025
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di Claudio Trevisan

Combinando i pensieri di Machiavelli e del filosofo Edmund Burke si potrebbe dire che quello che sta succedendo nel Medio Oriente conferma che: “I difetti dell’uomo sono sempre i medesimi, pertanto chi ignora la storia rischia di ripeterla e, (causa armi sempre più potenti/sofisticate), con conseguenze devastanti”.

La storia ci racconta che la Palestina, a causa della sua posizione strategica/commerciale, geografia (piccole dimensioni, difficile da difendere) e religioni (sacra a tre grandi fedi), negli ultimi 3,000 anni é stata invasa da vari imperi, per esempio gli antichi ebrei, persiani, greci, romani, arabi musulmani, crociati, mamelucchi, turchi e britannici. Molti di questi imperi sono rimasti in Palestina per centinaia di anni ma poi alla fine sono stati tutti sconfitti dall’invasore successivo. Molto sangue è stato versato su questa piccola striscia di terra e purtroppo continua ad essere versato.

Nel 1947 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite votò a maggioranza di due terzi la nascita di uno Stato palestinese e uno Stato ebraico, con l’area di Gerusalemme e Betlemme sotto il controllo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Ai palestinesi non era stato chiesto il loro consenso. Inoltre, secondo i palestinesi e i paesi arabi, la divisione della terra era iniqua. visto che agli palestinesi (66% circa della popolazione), era stato assegnato solo 43% della terra.

A seguito della decisione di approvare la creazione dello Stato di Israele in assenza di un accordo con i palestinesi e gli stati arabi vicini, dal 1948 sino ad oggi ci sono già state 14 guerre/conflitti con i palestinesi, paesi arabi e Iran, senza una fine in vista delle continue aggressioni. Inoltre, la creazione di Israele aveva causato l’esodo dei “Mizrahi” con più di 1 milione di ebrei obbligati a lasciare i paesi arabi e Iran, (dove avevano vissuto per migliaia di anni). e la “Nakba” palestinese con 1 milione di palestinesi costretti a lasciare la Palestina.

Attualmente Israele ha circa 10 milioni di abitanti (7,7 milioni di ebrei e 2,1 milioni di arabi) e ci sono circa 6 milioni di rifugiati palestinesi (sparsi in Palestina, Giordania, Libano e Siria). Sono rimasti solamente 25.000 ebrei in Iran e qualche migliaio in Marocco e Tunisia.

Come si vede la decisione delle Nazioni Unite ha avuto conseguenze molto negative/letali, (150,000 morti circa), per tutti gli abitanti di Palestina/Israele, nei paesi musulmani e nei paesi colpiti dagli attacchi terroristici. Secondo me se i paesi occidentali e i paesi arabi e Iran fossero obbligati dalle Nazioni Unite a bloccare la fornitura di armi a Israele e ai Palestinesi i conflitti diminuirebbero di molto. Secondo me le Nazioni Unite, che hanno creato questa situazione, dovrebbero cancellare la decisione con cui avevano approvato la creazione di Israele, mettere tutta la Palestina sotto il controllo delle Nazioni Unite e risarcire tutti quelli che hanno subito danni causa la loro decisione.

Purtroppo, mi sembra che l’Organizzazione delle Nazioni Unite sia troppo debole come lo fu la Società delle Nazioni (quella che non era riuscita a evitare la Seconda Guerra Mondiale), e non sarà in grado di fare molto per risolvere la situazione critica nel Medio Oriente. L’Occidente probabilmente considera lo Stato di Israele molto importante/strategico per quanto riguarda i suoi interessi energetici nel Medio Oriente e non smetterà di dare il suo appoggio a Netanyahu nonostante i suoi continui crimini contro l’umanità.

A mio parere i potenti del mondo stanno facendo del loro meglio per dare ragione a Machiavelli e Burke.

Comunque mi auguro che gli israeliani e palestinesi riusciranno un giorno a trovare un modo per spezzare la loro catena di morte come avevano fatto gli irlandesi, dopo la loro guerra civile, e gli sud africani, dopo l’apartheid.

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Il Fatto Quotidiano

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