Fondi tagliati all’Iit, monito di Salis a tutti i partiti: “Danno incredibile per il futuro del Paese”
- Postato il 5 novembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Ho chiesto un’azione a tutti i parlamentari della Liguria, a tutte le forze politiche, perché questa è un’eccellenza nazionale, un’eccellenza del nostro territorio che deve essere tutelata. I 15 milioni in meno, se confermati, si tradurranno in circa 300 ricercatori e ricercatrici in meno. E questo è un danno incredibile per il presente e per il futuro di questo Paese“. È l’appello che arriva dalla sindaca di Genova Silvia Salis, oggi all’Istituto Italiano di Tecnologia per un incontro nella sede di San Quirico dopo l’allarme sui tagli ai fondi previsti nella manovra finanziaria.
E sarebbe un danno “anche per questa città – continua la sindaca – perché sono cittadini qualificati, giovani, che possono investire su questo territorio. Noi non ci possiamo permettere, nella città con l’età media più alta d’Europa, di sprecare risorse che possano servire a un investimento sul futuro e sulla ricerca. E non dobbiamo scordarci che la ricerca, e quindi la scienza, sono l’unico modo per provare a predire il futuro e provare ad organizzarlo”.
La sindaca, insieme all’assessora alla Transizione digitale Rita Bruzzone, è stata accompagnata dal direttore scientifico Giorgio Metta alla scoperta di alcuni dei progetti più avanzati dell’Istituto. In particolare, sono state visitate le sezioni di Advanced robotics, Soft robotics for human cooperation and rehabilitation e Artificial and mechanical intelligence. Sindaca e assessora, nel corso della visita, hanno potuto interagire con alcuni dei robot in fase di sviluppo da parte dell’Iit.
A causa dei tagli previsti dal Governo la dotazione annuale passerebbe da 100 a 85 milioni di euro con inevitabili ricadute anche sul personale. Le preoccupazioni investono chi all’Iit ci lavora quotidianamente. “Mentre siamo alla vigilia della trattativa per l’accordo economico, di cui siamo riusciti in qualche modo a ottenere dalla fondazione un rinnovo biennale, veniamo a sapere dai media che in realtà il taglio all’Iit verrà istituzionalizzato e che il direttore scientifico ha un programma dettagliato in cui, se il taglio davvero dovesse essere prolungato, si prevede l’eliminazione di alcuni ricercatori e probabilmente anche di altri laboratori – spiega Marco Scotto della Rsu dell’istituto -. Questo lo riteniamo ovviamente inaccettabile. Noi come Rsu non possiamo fare altro che chiedere che il taglio non venga fatto e che la dirigenza ci esponga qual è questo piano dettagliato per affrontare il taglio nei prossimi tre anni”.
“Un taglio di 300 ricercatori? Forse è un messaggio sbagliato – interviene il direttore scientifico Giorgio Metta per fare chiarezza -. Noi oggi bandiamo un centinaio di borse di dottorato con l’Università di Genova, tutti gli anni ne bandiamo 100. In un certo momento, se fossero meno le disponibilità, magari ne bandiamo 80, però noi non mandiamo via nessuno, i ricercatori rimangono. Si tratta però di modulare più l’ingresso di studenti, di postdoc, che però sono anche questi una ricchezza. Non c’è nulla di problematico, non c’è un Iit che scompare, non è questo il messaggio. Il messaggio importante è che evidentemente finanziare la ricerca porta innovazione, l’innovazione porta competitività e anche lo Stato dovrebbe impegnarsi in questa direzione“.
“Più hai più puoi fare, quindi se hai un po’ meno si farà un po’ meno – sintetizza Metta -. È chiaro che la ricerca costa, è un investimento, ma è un investimento che porta valore. Questo è dimostrato”. “Noi facciamo una ricerca che va sull’applicazione, va sull’innovazione, va sulla competitività del Paese. Stiamo facendo un lavoro per tutti, per cercare di mantenere la nostra economia forte. Il modello Iit è stato copiato da una serie di fondazioni, create sempre dallo Stato, un modello nuovo che è improntato a portare la competitività nell’industria, quindi è un valore assolutamente da proteggere”.
“Credo che il messaggio più importante di oggi sia un totale allineamento o comunque un pensiero da tutte le parti politiche – ha aggiunto -. C’è stata una risposta, almeno in Liguria, coerente, in cui si è apprezzato il valore di Iit. Noi ringraziamo ovviamente le istituzioni locali e nazionali per quello che fanno e per quello che potranno fare.