Flotilla, i genovesi Nivoi e Viani in assemblea al Cap: “Pronti a raccontare ciò che abbiamo subito”
- Postato il 5 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. José Nivoi e Luca Viani, due dei tre genovesi partiti con la Global Sumud Flotilla per portare aiuti alla popolazione di Gaza e fermati dall’esercito israeliano, sono tornati a casa e si preparano a incontrare la città per condividere l’esperienza vissuta e raccontare ciò che hanno dovuto affrontare.
L’appuntamento è per lunedì 6 ottobre alle 18 al Cap di via Albertazzi, per una conferenza stampa e un’assemblea cui parteciperanno il portuale del Calp, da sempre in prima linea per il blocco delle armi in porto, e il giovane cuoco, entrato in contatto con gli attivisti della Flotilla durante la raccolta di generi alimentari organizzata da Music for Peace. I due sono arrivati a Fiumicino e a Malpensa sabato sera a bordo di altrettanti voli della Turkish Airlines, che secondo le ultime informazioni si è offerta di sostenere le spese.
“Abbiamo avuto riscontro delle condizioni di tortura nelle carceri israeliane”
“Eravamo già a conoscenza delle condizioni di tortura che vigono nelle carceri israeliane da più di 70 anni, adesso ne abbiamo avuto un riscontro concreto – hanno detto in una nota congiunta – Vogliamo raccontare alla cittadinanza, che si è mobilitata in sostegno alla causa palestinese e al fianco della Global, le condizioni di detenzione cui gli attivisti sono stati sottoposti e denunciare l’operato complice del governo italiano. Vogliamo immediatamente tutti e tutte libere, al fianco della Palestina, per continuare la mobilitazione contro lo stato terrorista d’Israele”.
Viani, nel pomeriggio di domenica, ha poi condiviso un video sul suo profilo Instagram che lo riprende al Porto Antico: “Vorrei ringraziare l’equipaggio di terra per tutto il sostegno e le mobilitazioni che ci sono state. Nonostante una parte di noi sia riuscita a rientrare, è importante mantenere alta l’attenzione e continuare le mobilitazioni per tutte le compagne e i compagni che sono ancora ingiustamente detenuti dallo stato di occupazione sionista e soprattutto perché il genocidio a Gaza sta continuando. Ora più che mai è importante continuare a mobilitarsi, scendere in piazza e sostenere la resistenza palestinese”.
L’arrivo in Italia di Jose Nivoi e Luca Viani, tra applausi e commozione
Una volta arrivati in Italia, accolti da amici e parenti tra applausi e sospiri di sollievo, Nivoi e Viani sono stati accompagnati nelle rispettive abitazioni. È invece ancora detenuto in Israele Pietro Queirolo Palmas, marinaio 23enne che lavora in giro per il mondo, sequestrato mentre si trovava a bordo della All in, colpita con getti d’acqua a pressione e sostanze urticanti. I suoi genitori hanno lanciato un appello nelle scorse ore alle istituzioni: “Vi chiediamo di intervenire al più presto per difendere un vostro cittadino e condannare l’operato illegale dello Stato di Israele, sul cui primo ministro pende un mandato d’arresto della corte penale internazionale per il reato di genocidio”.