Florovivaismo, cala del 50% la raccolta della torba: “Rischio per le produzioni della piana albenganese”
- Postato il 18 settembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Ponente. Cia – Agricoltori Italiani e la sua Associazione Florovivaisti Italiani segnalano un forte calo nella raccolta di torba nel Nord Europa, causato da piogge eccezionali che ne hanno rallentato l’estrazione, soprattutto nei Paesi Baltici e Scandinavia.
La torba è un componente essenziale nei substrati impiegati nella produzione professionale di piante ornamentali e il suo utilizzo è ampiamente diffuso nelle produzioni floricole della stessa piana albenganese e nel territorio ligure: le sue caratteristiche fisico-chimiche garantiscono, infatti, condizioni ottimali per lo sviluppo e la crescita delle colture florovivaistiche.
Le riduzioni raggiungono fino al 50% nei principali areali, con la produzione di torba bianca particolarmente colpita. Anche la disponibilità di fibra di cocco, materia prima alternativa, è in calo. Questa contrazione si confronta con una domanda globale in crescita, soprattutto dai mercati asiatici.
Il presidente dell’Associazione Florovivaisti Italiani di Cia, Aldo Alberto, ha avutoun’ulteriore momento di confronto con il sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare, Patrizio Giacomo La Pietra: “Con il sottosegretario abbiamo convenuto l’urgenza di un’azione a livello di Unione Europea – sottolinea Aldo Alberto -. La torba sarà sempre meno disponibile, occorre pensare a filiere alternative come legno e compost che possono sostituirla almeno in parte”.
“Una delle cause è anche il forte acquisto di torba in Oriente, con la Cina in prima fila. Questo comporta una riduzione del prodotto disponibile, oltre al rischio di forti impennate dei prezzi visto lo squilibrio tra domanda e offerta” conclude.