Flashmob “Luci sulla Palestina” a Savona, in 200 davanti al San Paolo per chiedere la protezione dei civili e l’accesso agli aiuti umanitari
- Postato il 2 ottobre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Striscioni con scritte come “I sanitari nel mondo salvano vite, a Gaza vengono uccisi cercando di salvarle” o “Stop al genocidio, alla fame, alla sete, alle armi, alla guerra, alla morte” o “Palestina libera”, tante bandiere arcobaleno o palestinesi e poi lumini, torce e luci di cellulari. Sono quelli che stasera, davanti all’ospedale San Paolo di Savona, hanno dato vita al flashmob “Luci sulla Palestina: 100 ospedali per Gaza”, manifestazione organizzata dal personale sanitario delle reti #DigiunoGaza e Sanitari per Gaza.
L’iniziativa nazionale vede coinvolti circa 180 ospedali italiani e si propone di “accendere l’attenzione dell’opinione pubblica sulla drammatica situazione umanitaria in Palestina e per chiedere con forza un immediato cessate il fuoco”. A Savona sono state circa 200 le persone che hanno occupato i due lati della strada d’accesso all’ospedale.
Durante la protesta sono stati letti appelli e testimonianze ed è stata ribadita la richiesta di un intervento urgente della comunità internazionale per garantire la protezione dei civili e l’accesso agli aiuti umanitari. Inoltre, durante il flash mob sono stati letti i nomi dei 1.677 sanitari palestinesi uccisi dall’esercito israeliano negli ultimi due anni.
Oltre a Savona, la manifestazione si è svolta anche a Pietra Ligure, davanti all’ospedale Santa Corona: “Un momento di silenzio, luce e testimonianza civile per esprimere vicinanza alla popolazione palestinese, ricordare le vittime e chiedere pace”.