Fino al primo febbraio 2026 alle Gallerie d’Italia Torino la mostra “Jeff Wall. Photographs”
- Postato il 13 ottobre 2025
- Cultura
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Aperta al pubblico dal 9 ottobre 2025, fino al 1° febbraio 2026 alle Gallerie d’Italia – Torino la nuova mostra “Jeff Wall. Photographs”, dedicata a uno dei più significativi e influenti artisti fotografici contemporanei, con la curatela di David Campany scrittore, critico d’arte e direttore creativo dell’International Center of Photography di New York.
Jeff Wall (Vancouver, 1946) da oltre 40 anni si muove tra la messa in scena meticolosa e l’osservazione documentaria, realizzando immagini che esplorano ogni aspetto della società contemporanea. Allo stesso tempo familiari e inquietanti, le sue foto elevano le situazioni di tutti i giorni a scene di sapore quasi onirico, nelle quali è forte la componente dell’immaginazione, della fantasia, persino dell’allucinazione.
Wall affronta le principali questioni sociali e politiche, esplorando i modi complessi in cui esse plasmano le nostre vite. Le tematiche legate alla natura, alla guerra, al genere, alla razza e alla classe ricorrono nei suoi lavori, che a prima vista risultano spesso enigmatici.
La mostra
Con 27 opere esposte, la mostra alle Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo raccoglie ogni aspetto dell’opera del fotografo canadese, dalle fotografie più importanti degli anni Ottanta fino a quelle più recenti realizzate nel 2023, raccontandone la realizzazione a più livelli.
Il percorso espositivo propone una selezione significativa dei famosi lightbox di Wall, mutuati dal linguaggio pubblicitario, oltre a stampe in bianco e nero e a colori.
Presentate a grandezza naturale, le sue imponenti immagini sono tra le opere più celebri dell’arte contemporanea, capaci di esercitare un fascino magnetico e misterioso sugli spettatori.
La ricerca di Jeff Wall non è orientata al reportage che cattura l’istante e registra un evento reale («non sono un cacciatore di immagini», ha recentemente affermato): egli lavora con tempi dilatati e, avvalendosi anche delle tecnologie digitali, costruisce elaborati tableau fotografici, messi in scena e illuminati con un processo creativo paragonabile a quello della cinematografia. L’effetto è quello di una fotografia che è stata definita «quasi» documentaria, in quanto la rappresentazione di scene di vita quotidiana deriva sempre da un paziente lavoro di composizione.
Le sue immagini sono spesso costruite in base a citazioni di capolavori dell’arte (come i dipinti di Hokusai, Manet, Delacroix), della letteratura e del cinema (il neorealismo italiano in primis). In mostra si possono ammirare alcune delle sue opere più iconiche, come The Thinker, declinazione fotografica del Pensatore di Auguste Rodin, After «Invisible Man» by Ralph Ellison, the Prologue, che trae spunto dal romanzo dello scrittore statunitense Ellison, Odradek, Táboritská 8, Prague, 18 July 1994, ispirata a un racconto di Franz Kafka.
Apre il percorso espositivo “I giardini” (The gardens), opera fotografica realizzata nel 2017 e ambientata nei giardini di Villa Silvio Pellico vicino a Torino. La composizione del triptico presenta tre immagini sequenziali di figure che si muovono in un labirinto di siepi, dove gli stessi personaggi appaiono come doppi, suggerendo un’esplorazione del tema dell’espulsione dal paradiso, con un’ambiguità temporale e narrativa tipica di Wall.
Le opere di Jeff Wall fanno parte di importanti collezioni internazionali e il fotografo è stato protagonista di mostre personali nei principali musei del mondo, dalla Tate Modern di Londra, al MoMA di New York, al San Francisco Museum of Modern Art, al Deutsche Guggenheim di Berlino.
La mostra è affiancata da un ricco palinsesto di eventi di approfondimento ad ingresso gratuito per il tradizionale public program #INSIDE del mercoledì sera.
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