Finale Ligure, all’Oratorio de’ Disciplinanti un 2025 ricco di eventi: al centro il valore culturale e umano dell’incontro

  • Postato il 23 agosto 2025
  • 0 Copertina
  • Di Il Vostro Giornale
  • 3 Visualizzazioni
Incontri con...l\'arte del Finale: alla scoperta del centro storico di Finalborgo

Finale Ligure. Il 2025 è stato un anno straordinariamente ricco di eventi per l’Oratorio de’ Disciplinanti di Finalborgo, un luogo che ha saputo trasformarsi ancora una volta in un crocevia vivo di arte, musica, riflessione sociale e innovazione tecnologica. Un calendario fitto di iniziative che ha messo in dialogo linguaggi diversi, mantenendo sempre al centro il valore culturale e umano dell’incontro.

Commenta la vice sindaco con delega a turismo, eventi ed istruzione Maura Firpo: “È nostra volontà incrementare l’utilizzo dello spazio organizzando visite guidate alla collezione permanente per istituti scolastici e turisti e organizzare un ciclo di incontri-eventi dedicati alla promozione dell’arte contemporanea e del nostro magnifico territorio. Possiamo dire con orgoglio che l’Oratorio de’ Disciplinanti nel 2025 ha confermato il suo ruolo non solo come spazio espositivo, ma come luogo vivo di cultura, relazione, sperimentazione e memoria”.

Racconta il curatore Daniele Decia: “Abbiamo inaugurato la stagione con la mostra ‘Canzoni di fuga e di speranza’, dedicata ai 35 anni di carriera degli Yo Yo Mundi, storica band folk-rock italiana nata ad Acqui Terme nel 1988. Un omaggio a una realtà musicale che ha saputo coniugare ricerca sonora, impegno civile e radici popolari. La mostra è stata allestita in occasione della sessione invernale del Finale Music Festival, rassegna che valorizza la musica d’autore e l’identità musicale del nostro territorio. A seguire, abbiamo avuto l’onore di ospitare il lavoro di Ivano Anaclerio Antonazzo, artista noto per le sue opere profondamente legate ai temi del tempo e del rapporto con la natura. La sua mostra ha riscosso grande interesse e ha visto una partecipazione calorosa, anche grazie alla performance inaugurale nella sala d’ingresso dell’Oratorio, dove suoni, voce e danza si sono fusi in un momento di forte impatto emotivo e visivo”.

“Un altro momento importante è stato segnato dall’arrivo di ‘Eurominiprotopack’, una storica mostra itinerante nata nel 1969 grazie agli artisti John Berry, Roy Grayson, Mauro Kunst e Brian Yale. L’esposizione, di rilevanza internazionale, esplora l’arte concettuale e il design industriale attraverso l’uso creativo di scatole e imballaggi. Un dato su tutti: una delle opere presentate è oggi parte della collezione permanente della Tate Modern di Londra. Abbiamo poi esplorato nuovi linguaggi con ‘Picture of You’, un’esperienza immersiva in realtà aumentata che ha dato nuova vita alle fotografie di Henry Ruggeri, grande fotografo italiano della scena musicale internazionale. Le sue immagini, capaci di catturare l’energia dei grandi concerti, sono state accompagnate dalla narrazione del compianto Massimo Cotto, giornalista e voce storica della musica italiana, che ci ha lasciato in eredità un racconto autentico e appassionato”.

L’Oratorio ha voluto anche dare spazio al sociale, con la mostra “Metamorfosi Creativa” di Alberto Luppi Musso, musicista, scrittore e docente, che ha proposto un progetto di inclusione attraverso l’arte generata con l’intelligenza artificiale. “Coinvolgendo artisti con diverse disabilità, l’esposizione si è trasformata in un’esperienza collettiva grazie a eventi aperti al pubblico, performance musicali dei suoi studenti e la presentazione del suo prossimo libro” afferma ancora Decia.

L’assessore al sociale, Luciana Di Mauro, ha sottolineato come siano significative iniziativa come questa all’interno dello spazio espositivo: “L’arte è importante per i ragazzi autistici perché offre un canale non verbale per esprimere emozioni e pensieri, promuove la regolazione emotiva e sensoriale, sviluppa la comunicazione e l’interazione sociale, migliora l’autostima e stimola la creatività e la consapevolezza di sé, fungendo da strumento terapeutico e di inclusione sociale”.

Tra i momenti più intensi, senza dubbio, la mostra “Why War” dell’artista Leonida De Filippi, autore la cui opera coniuga impegno sociale e ricerca estetica. “L’intero Oratorio è stato trasformato da installazioni, tele, arazzi e da una stanza immersiva che ha fatto vivere al pubblico i suoni e le immagini della guerra – continua il curatore – In questa occasione, sono stati proiettati anche i documentari realizzati dall’associazione The Sense of Art, fondata dallo stesso De Filippi, impegnata in azioni umanitarie attraverso il linguaggio dell’arte”.
In collaborazione con Il Faggio Onlus, è stata quindi accolta la mostra dell’artista Dario Bosano, ospite della comunità. Un progetto che ha segnato l’inizio di un percorso di visite guidate con i ragazzi della comunità stessa, a dimostrazione di come l’arte possa essere anche strumento educativo e di integrazione.

Il percorso non si ferma qui. Nei prossimi mesi, nei locali del complesso monumentale di Santa Caterina saranno accolte mostre di artisti di grande valore: Selim, artista internazionale che esplora con forza il tema delle identità culturali; Gianmaria Giannetti, pittore cresciuto proprio a Finale Ligure, ma ormai noto a livello internazionale per la sua capacità di raccontare l’umano attraverso il gesto pittorico; Mario Galvagni, tra i maggiori esponenti dell’architettura organica in Italia, al quale dedicheremo uno spazio per presentare il suo progetto mai realizzato: “Il Centro Internazionale delle Arti di Calice Ligure”; infine Carlo Lovisolo, fotografo naturalista, la cui carriera di 30 anni ha accompagnato con sensibilità la narrazione visiva del nostro territorio e delle sue trasformazioni.

Non solo mostre e incontri però. Spiega in conclusione ancora la vice sindaco Firpo: “Con l’avvicinarsi dell’anno scolastico inoltre, insieme a Direzione Didattica e Polo Scolastico, avvieremo una serie di iniziative mirate ad avvicinare anche e soprattutto i giovani al mondo dell’arte in tutte le sue espressioni, proprio grazie a un luogo vivo come l’Oratorio”.

Autore
Il Vostro Giornale

Potrebbero anche piacerti