Film di Natale, perché continuiamo a guardarli ogni anno (e viaggiamo nei loro luoghi iconici)

  • Postato il 20 dicembre 2025
  • Di Panorama
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C’è un rituale che in Italia resiste a tutto: mode, piattaforme, persino al cambio delle generazioni. È quello dei film di Natale. Ogni dicembre tornano puntuali, riveduti e corretti solo dall’HD, ma sempre uguali a se stessi. E non è un caso. I numeri parlano chiaro: anche nel 2025, gli italiani continuano a rifugiarsi negli stessi titoli, anno dopo anno, come in una coperta emotiva condivisa.

I film di Natale più visti in Italia: il potere degli evergreen

In cima alle classifiche italiane, tra streaming e televisione, c’è ancora lui: Mamma ho perso l’aereo. Un primato che non conosce flessioni. Subito dopo arrivano Love Actually, Il Grinch, Polar Express e The Santa Clause. Titoli che non sorprendono più, ma rassicurano. E funzionano proprio per questo.

Accanto ai classici internazionali, l’Italia conserva una tradizione tutta sua: quella dei cinepanettoni, da Vacanze di Natale in poi. Anche quando vengono criticati, continuano a essere visti. Perché a Natale, più che la qualità assoluta, conta il riconoscimento: volti noti, battute prevedibili, ritualità.

Natale, cinema e nostalgia: un legame culturale

A differenza di altri generi, il film natalizio non deve innovare. Deve ripetere. Riproporre atmosfere, musiche, archetipi. È il genere che più di ogni altro vive di memoria collettiva. E questo spiega perché, anche in Italia, i titoli più visti siano quasi sempre gli stessi da vent’anni.

Ma c’è un altro dato interessante: i film di Natale non si guardano più soltanto. Si vivono. E si viaggiano.

Dallo schermo al viaggio: le location dei film di Natale diventano mete

Sull’onda di un trend globale sempre più forte, anche il pubblico italiano guarda ai film natalizi come a mappe emotive da attraversare dal vivo. Visitare i luoghi iconici delle feste è diventato un modo per prolungare l’esperienza cinematografica.

La casa dei McCallister a Winnetka, Illinois, resta la più iconica in assoluto. Un indirizzo diventato meta di pellegrinaggio, soprattutto a dicembre, quando il quartiere si veste esattamente come nel film.

Londra, con Love Actually, è l’altra grande capitale del Natale cinematografico: Notting Hill, Trafalgar Square, Covent Garden. Una città che sembra recitare se stessa, ogni dicembre, come un set permanente.

Per chi cerca un’estetica più romantica, le campagne inglesi del Surrey, ispirazione visiva di The Holiday, continuano ad attrarre viaggiatori europei in cerca di cottage, pub storici e luci soffuse.

Negli Stati Uniti, Cleveland ha trasformato A Christmas Story in un’esperienza museale vera e propria, mentre Chicago resta centrale per più titoli, da Christmas with the Kranks a Mamma ho perso l’aereo, confermandosi una delle città simbolo del Natale cinematografico.

Disneyland Paris e Frozen: quando il film di Natale diventa esperienza

Negli ultimi anni, anche Disneyland Paris si è imposta come una delle destinazioni natalizie più forti legate all’immaginario dei film. Con l’apertura dell’area dedicata a Frozen – World of Arendelle, il confine tra cinema e luogo fisico si è definitivamente assottigliato. Durante il periodo natalizio, tra neve scenografica, luci, decorazioni e colonna sonora, l’universo di Frozen si trasforma in un’esperienza immersiva, particolarmente amata dal pubblico europeo.

Non è solo un parco a tema, ma una trasposizione emotiva del film, dove il Natale non è più soltanto raccontato, ma vissuto. Un esempio perfetto di come Disney abbia saputo trasformare i suoi titoli stagionali in destinazioni narrative, intercettando un pubblico che oggi non si accontenta più di guardare: vuole entrare nella storia.

L’Italia come set invisibile del Natale

L’Italia non ha una “casa dei McCallister”, ma possiede qualcosa di altrettanto potente: l’immaginario diffuso. Cortina, le Alpi, le grandi città illuminate, le piazze storiche. I cinepanettoni hanno costruito un Natale riconoscibile, fatto di hotel iconici, neve artificiale e contrasti sociali, che ancora oggi influenza il modo in cui immaginiamo le feste.

Non è un caso se sempre più produzioni italiane natalizie puntano su location reali e desiderabili, trasformando il film in una vetrina del territorio e il territorio in parte integrante del racconto.

Perché i film di Natale continuano a vincere

Il segreto non è la trama. È il tempo sospeso che offrono. In un’epoca dominata dall’iperproduzione di contenuti e dall’ansia da novità, il film di Natale resta uno spazio sicuro. Un ritorno. Un rito.

E oggi, più che mai, è anche una bussola. Per scegliere cosa guardare. E dove andare.
Perché a dicembre, tra una visione e l’altra, una cosa è certa: il viaggio più potente resta quello che inizia da uno schermo acceso.

Autore
Panorama

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