Festival del balletto di Nervi, ricorso al Tar contro il bando “su misura” per l’ètoile Bellussi

  • Postato il 18 settembre 2024
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jacopo bellussi

Genova. Non si ferma la battaglia dell’associazione D’Angel – Angeli della danza nell’ambito dell’intricata vicenda della nomina del futuro direttore artistico del Festival del balletto di Nervi. Un’interrogazione in consiglio comunale, una lettera aperta di denuncia e ora un ricorso al Tar contro il bando che potrebbe portare – il condizionale è d’obbligo – alla nomina dell’ètoile genovese, Jacopo Bellussi, a dirigere la storica kermesse.

Simona Griggio, presidente dell’associazione D’Angel, critica e giornalista di settore e organizzatrice di molti eventi con ospiti di calibro internazionale legati al Festival del balletto e non solo, assistita dagli avvocati Daniele Granara e Marco Yeuillaz, ha impugnato davanti al tribunale amministrativo la procedura pubblica di selezione del futuro direttore artistico del Festival del balletto di Nervi. Il bando, chiuso il 25 agosto, non ha ancora avuto un esito né si è riunita la commissione che dovrà giudicare le candidature.

Tuttavia oltre un anno fa il sindaco di Genova Marco Bucci, a una conferenza stampa, aveva annunciato che Jacopo Bellussi avrebbe contribuito a “rendere il festival di Nervi nuovamente un appuntamento su scala mondiale” e lo aveva designato Senior Consultant a tale scopo. “Due mesi dopo, si legge nel ricorso, su diversi organi di stampa viene riportata la notizia della nomina di Bellussi, sempre da parte del sindaco, anche a direttore artistico del Festival nerviese”. Ricordiamo che Bucci, in quanto sindaco, è consigliere d’indirizzo della fondazione Teatro Carlo Felice, che organizza il festival di Nervi e che ha pubblicato il bando.

L’incarico “in pectore” all’ètoile genovese è dato per scontato anche in altri momenti pubblici: durante una conferenza stampa dell’edizione 2024 del festival, ad aprile, e poi il 25 giugno durante quella per la presentazione della stagione lirico-sinfonica del Carlo Felice. In quel caso è la consigliera delgata ed ex assessora alla Cultura Barbara Grosso ha fare un riferimento a Bellussi come direttore artistico.

Il ricorso presentato da Simona Griggio, tra le altre cose, è incentrato sul carattere potenzialmente escludente di uno degli allegati al bando, in cui si chiede che i candidati abbiano frequentato un’accademia e che siano in possesso di laurea. Il ricorso chiedeva anche una sospensiva dell’iter di designazione del direttore artistico, ma questa è stata respinta dopo la difesa della stessa fondazione Carlo Felice.

In attesa che i giudici del Tar si esprimano nel merito del ricorso, Simona Griggio spiega il senso dell’azione legale: “Da critica nazionale, esperta del festival e produttrice di decine di spettacoli, nonché da raccoglitrice della memoria del festival quando era ancora in vita Mario Porcile, posso affermare che il Carlo Felice ha fatto fino a oggi un ottimo lavoro di direzione artistica – afferma – penso che la decisione arbitraria e la nomina del sindaco, non basata su alcun atto di condivisione e trasparenza, abbia ignorato totalmente il patrimonio pluriennale di esperienza dell’associazione D’Angel e non abbia dato il giusto valore al lavoro di direzione artistica dello stesso teatro, valore certificato ad esempio dal ritorno della Scala dopo lungo tempo o di uno spettacolo importante come quello del Tao Dance di Pechino”.

In sostanza, secondo la presidente dell’associazione D’Angel – che dal 2022 cura l’evento di anteprima del festival “Memorial il Sogno di Nervi” organizzato in collaborazione con il Fondo Mario Porcile, il Carlo Felice sarebbe “parte lesa” dell’eventuale nomina di Jacopo Bellussi.

Dal canto suo, il ballerino 31enne non ha mai negato di essere pronto a rivestire il ruolo di direttore artistico, forte del prestigio guadagnato sui palcoscenici europei ma anche dell’esperienza maturata nell’organizzazione di eventi – promossi tra gli altri dalla fondazione Friends of Genoa – tra cui il Gala Pas de deux il marzo scorso al Carlo Felice.

Ora saranno i giudici del Tar a decidere se il bando, che anche i consiglieri comunali genovesi Cristina Lodi (Azione) e Alberto Pandolfo (Pd) hanno definito “su misura” e con tempi quanto meno sospetti, avrà in tutto e per tutto profili di regolarità.

Autore
Genova24

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