Ferrari indecifrabile, non funziona nulla: analisi qualifica GP Miami
- Postato il 3 maggio 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
- 1 Visualizzazioni

Nella gara Sprint Ferrari conquista il podio con Lewis Hamilton. Una rimonta strepitosa dalla quindicesima piazza, sfruttando al meglio l’extra grip delle gomme Soft. Scelta espressamente voluta dall’inglese, che le preferisce alle Medium suggerite dal muretto box. Per Charles la corsa non parte nemmeno, perché si pianta a muro prima di raggiungere la griglia di partenza. Nella seconda qualifica ecco i risultati: 12° posto per Hamilton, ottavo per il monegasco. Vediamo perché…
GP Miami, Q1: SF-25 sovrasterzante in uscita
In linea teorica, Ferrari potrebbe aver appreso qualcosa dalla qualifica di ieri. Ricordiamo infatti che, dopo la Sprint Race, si apre nuovamente il parco chiuso, potendo intervenire sull’assetto per correggere quello che non va. Ed è proprio questo che ha cercato di fare il Cavallino Rampante, realizzando un fine tuning per ottimizzare la prestazione della monoposto italiana, anche pensando alla distanza dei 300 chilometri.
È tempo di scendere in pista per il primo run. Parliamo di gomme Soft usate per Hamilton, che è già in pitlane, mentre sulla numero 16, ancora nel garage dopo le riparazioni, stanno effettuando i controlli di rito. Charles è pronto con il casco per montare a bordo. Vediamo che succede. Semaforo verde e si parte. L’inglese riceve le solite raccomandazioni per gomme, rotazione e sistema di frenata.
Un minuto più tardi anche il monegasco abbandona la pitlane, pure lui con le Pirelli a banda rossa. Hamilton si lancia per primo e già in curva 1 sta remando. La carenza di rotazione permane, con le solite difficoltà nel centrare l’apice. Charles ci va più cauto, cercando il feeling con la sua monoposto. Per il prossimo run si passa alle gomme rosse nuove, con un ritocco all’ala anteriore: “plus 2” per entrambi.
Bozzi fa sapere che Leclerc ha perso 1 decimo alla 1 in frenata, mentre alla 11 il suo lungo gli costa circa 3 decimi. Per il britannico viene suggerito di utilizzare nel T2 il toggle pre-mappato, che trova ubicazione sulla parte destra del volante, nel tentativo di apportare stabilità alla Rossa. Si procede quindi con un passaggio per attivare le coperture, abbastanza spinto, mode push, e si procede con il vero tentativo di questa Q1.
Lewis parte malissimo, perché in accelerazione verso il traguardo sta già correggendo la vettura. Per il resto del giro le cose non vanno male, ma sull’ultima curva blocca e arriva lungo perdendo tantissimo. Meglio il monegasco, che comunque non mette assieme un giro strepitoso. Con l’inglese si parla della possibilità di calzare mescole nuove, visto che il suo tempo è a rischio. Lewis accetta e passa dai box, mentre Charles raffredda le coperture per poi lanciarsi nuovamente.
Si nota un posteriore che tende a scivolare e lo stesso ferrarista sostiene di aver sofferto parecchio sovrasterzo in uscita. Per essere ancora più precisi, perde circa mezzo decimo nelle seguenti curve: 1, 7, 8 e 12. Si parte con l’ultimo tentativo per migliorare ambedue i crono, davvero poco esaltanti. Charles blocca il posteriore alla 1, mentre nel tratto guidato l’agilità dell’auto non è affatto buona. Ancora sovrasterzo per lui. Hamilton alza la potenza del motore e passa il taglio, ma a grande fatica.
GP Miami, Q2: Lewis eliminato con una SF-25 carente di rotazione
Tutto pronto per la seconda parte della qualifica. Gomme usate per Lewis, nuove per Charles. Il warm-up delle coperture è sempre un problema che si rispecchia nel primo settore dove, nella Q1, il monegasco si beccava ben 4 decimi dal miglior tempo marcato da Max Verstappen. Un gap davvero troppo alto per pensare di fare bene. Ma due tentativi più buoni, per fortuna, arrivano.
Non parliamo di giri perfetti, ma la stabilità sembra un pelo migliorata e, pure nel tratto più lento, si nota un grado di agilità in più sulla Rossa. Inoltre, Leclerc si prende una bella scia nel T3 che lo aiuta parecchio. Bozzi si complimenta con lui, perché alla 11, finalmente, riesce a prendere una traiettoria più efficace. Questo, nonostante paghi quasi 5 decimi nel primo settore da Verstappen.
Si procede ora con l’ultimo tentativo, entrambi con le Soft nuove di pacca. Vediamo che succede con l’attivazione gomme, perché sembra essere uno dei limiti di questa qualifica. La track position è buona e, in teoria, il giro viene preparato senza inconvenienti. Non ci siamo: Hamilton arriva lungo alla 11 e alla 17 e, di fatto, non passa il taglio con il dodicesimo posto. Charles ci riesce, ma soffre tantissimo nel tratto 11 e 12.
GP Miami, Q3: Ferrari inguardabile
L’unica Ferrari ancora in gioco è quella di Charles. Il monegasco dovrà fare un miracolo per posizionarsi il più in alto in classifica possibile. Il bilanciamento della Ferrari è tutt’altro che buono. Le cause sono sempre le stesse: una finestra di messa a punto che non fa trovare il giusto compromesso e un utilizzo delle coperture insufficiente. Leclerc è in pista, gomme Soft nuove di pacca per lui.
Il monegasco si lancia ed è ancora impreciso nelle prime tre curve. Alla 11 va un po’ largo, alla 12 corregge a centro curva in maniera violenta, nel tratto lento la monoposto non gira nemmeno con una leva e alla 17 blocca con le gomme con tanto di fumatona bianca uscendo di pista. Il nostro si apre in radio e dice solo: “Box”. Monoposto indecifrabile. Poco dopo accende ancora il motore e abbandona nuovamente il garage.
Ultimo giro, gomme usata. L’assurdo è che con questa coperture la rossa sembra gestire meglio le cose. Fatto sta che alla fine parliamo di un ottavo posto, pure dietro alle due Williams. Ferrari ha una transizione tra sottosterzo e sovrasterzo minima e immediata. Tanta carenza in entrata in varie curve, specie alle medie velocità, mentre il posteriore parte soprattutto dove fanno presenza i cambi di direzione. Vedremo che succederà domani…
Classifica qualifica GP Miami:
- Max Verstappen (Red Bull)
- Lando Norris (McLaren)
- Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
- Oscar Piastri (McLaren)
- George Russell (Mercedes)
- Carlos Sainz (Williams)
- Alexander Albon (Williams)
- Charles Leclerc (Ferrari)
- Esteban Ocon (Alpine)
- Yuki Tsunoda (Red Bull)