Ferrari, bilanciamento “noioso”: problemi che non si possono risolvere
- Postato il 17 maggio 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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Dopo una prima sessione di prove libere non ottimale, Ferrari ha cambiato passo. Il team di Maranello ha corretto la messa a punto della vettura, trovando di fatto un compromesso tecnico migliore. Sebbene i limiti legati alle altezze da terra e la carenza di rotazione restino, perlomeno si è vista una competitività davvero buona sul passo gara nelle FP2. Un ritmo quasi in linea con McLaren, che però resta la favorita per l’ottima gestione della mescola.
Ferrari con buon bilancio ma i limiti restano
I due ferraristi sono a bordo delle vetture. Oggi arriva il test finale, quello per capire se l’assetto è davvero buono. Alla ricerca del compromesso tecnico, come sempre, il team di Maranello deve mostrare un passo avanti se vuole competere al top. McLaren, sul giro secco, era lontana e proprio su questo fondamentale serve fare di più. Hamilton e Leclerc ci racconteranno, nella vettura, come andrà.
Per il primo run ecco le gomme gialle. Lewis anticipa Charles di alcuni minuti, anche perché si stava ancora lavorando sul retrotreno della numero 16. Il warm-up del britannico è piuttosto blando, per non stressare troppo le coperture. La tornata che segue è poco più di un “prep lap”, lasciando l’aggressività in tasca. Quello che possiamo definire un assaggio di pista e condizioni, considerando le temperature più basse.
Poi segue un double cool lap passando dalla corsia box. Nel prossimo tentativo si farà più sul serio, settando la power unit con la mappatura maggiormente spinta. Adami ne approfitta per suggerire il comportamento da tenere in diverse curve, menzionando differenziale a centro curva, parametri dei freni e acceleratore. Lewis chiede un check su curva 2, guardando la telemetria di ieri: il riscontro è migliore.
Finalmente pure il monegasco è della partita, stesse coperture. Nel mentre Lewis spinge. Si nota sempre la mancanza di rotazione cronica e una leggera instabilità sul posteriore, sebbene il giro sia comunque buono. Leclerc invece è subito più aggressivo, ma come il compagno fa fatica a sfruttare bene i cordoli in alcune chicane, 5/6 e 12/13. Non ci sono grosse correzioni o problemi particolari, e alla Tosa il monegasco sembra più preciso di ieri.
SF-25 più equilibrata di ieri
Charles passa dai box, gli fanno un ritocco sull’ala, prova una partenza alla fine della pitlane e poi ancora pista. Farà un altro tentativo per verificare nuovamente lo stato dell’arte della Rossa. C’è un dato interessante che andrà tenuto in conto e che si ascolta nella radio: l’anteriore è freddo. Pure questo è un problema con il quale i due piloti dovranno avere a che fare in qualifica.
L’ultimo tentativo di Leclerc nel primo run con le Medium mostra ancora un equilibrio piuttosto buono. Nessun errore o sbavatura. Per ora la piattaforma aerodinamica sembra ottimizzata per quello che può offrire la monoposto, e il sottosterzo pare minore rispetto a ieri, sebbene presente. Il monegasco rallenta e saluta i piloti, poi passa dalla pitlane, la percorre tutta e fa un’altra prova di partenza.
Ci sarà ancora un tentativo, quindi, mentre Lewis torna in pista sempre con le Pirelli a banda gialla. Charles non si stava migliorando e allora alza il piede per poi lanciarsi ancora. Stesso discorso per il britannico. Senza dubbio, raccontando un particolare, possiamo dire che il passaggio alla Variante Alta resta sempre un punto interrogativo su come la vettura possa reagire.
Passo gara e gomme Soft che non si attivano al meglio
Si procede poi a una mini simulazione passo gara. Come ieri, con più benzina, la vettura sembra ben bilanciata. Si comporta bene. I tempi sono un po’ equivoci, in quanto sono piuttosto rapidi per avere troppo carburante. Pare che sia stata imbarcata benzina per simulare l’ultimissima parte della gara, per capire come si possa gestire la gomma gialla e raccogliere dati sul degrado. Il run completo dura circa 4 tornate.
Ora, presumibilmente, si passerà alle Soft per provare la qualifica. E in effetti ecco le SF-25 che tornano in pista con le Pirelli cerchiate di rosso. La track position non sembra ottimale. Molto traffico e sede stradale stretta non aiutano. I ferraristi comunque si lanciano. Leclerc commette un errore alla Villeneuve. Poi si apre in radio e si lamenta: definisce noioso il setup della vettura, perché non gli permette di spingere quanto vorrebbe.
Chiede una soluzione, ma Bozzi, lapidario, gli spegne gli entusiasmi: non è possibile sistemare le cose ora. In generale, la vettura non è prevedibile con le Pirelli C6, anche a causa della temperatura dell’asfalto e del vento. Anche Hamilton è dello stesso avviso. Va detto che, da quanto possiamo vedere dalla dashboard, le temperature target non erano affatto ottimizzate. Quello che dicevamo prima, in sostanza, sull’asse anteriore.
Non sarà facile accedere alla massima aderenza, perché di base la Rossa fa più fatica degli altri top team a immettere energia al bulk. Bozzi ha pure chiesto se serviva un ritocco all’ala, ma Charles ha rifiutato con la paura di rompere l’equilibrio della vettura. Pure Lewis soffre, ed entrambi i ferraristi non riescono a massimizzare questa fase, marcando il tempo dopo vari giri abortiti.
In ultima analisi possiamo dire che Ferrari ha fatto il massimo con il bilanciamento che però non è sufficiente per stare nella parti alte della classifica. Poi c’è il fattore gomme, perché questa Pirelli C6 non sembra sia facilmente digeribile, sul giro secco, dalle due SF-25. Servirà una fase di warmup perfetta da studiare prima della qualifica. Se la Rossa non ci riuscirà, il distacco potrebbe essere pesante….
Classifica Prove Libere 3, GP Imola 2025:
- Lando Norris (McLaren)
- Oscar Piastri (McLaren)
- Max Verstappen (Red Bull)
- Kimi Antonelli (Mercedes)
- Charles Leclerc (Ferrari)
- Carlos Sainz (Williams)
- Isack Hadjar (Red bull)
- George Russell (Mercedes)
- Alexander Albon (Williams)
- Lewis Hamilton (Ferrari)