Ferrari, alla conquista di Melbourne: la preview del GP d’Australia
- Postato il 12 marzo 2025
- Sport
- Di Virgilio.it
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La resa dei conti dopo una miriade di chiacchiere e supposizioni: spetta questo alla Ferrari nel primo fine settimana di gara della stagione 2025. Il team ha lavorato sodo per correggere alcuni atteggiamenti non propriamente corretti. Sappiamo che la Rossa ha montato circa 15 chilogrammi di zavorra sulla vettura. Lo stesso Carlos Sainz, ex ferrarista, ne ha fatto parola raccontando come sia una pratica comune per la squadra italiana. Per di più, la power unit non è mai andata oltre mappature standard molto basse.
Le incognite sono all’ordine del giorno nelle prove su pista, ma finalmente, dopo tanti mesi di attesa, i dubbi verranno sciolti. Lewis Hamilton e Charles Leclerc sono chiamati a fornire un primo e importante segnale. Un messaggio chiaro agli avversari, perché il Cavallino Rampante è partito per Melbourne con un chiaro obiettivo: lottare per la vittoria. Un dovere, considerando l’enorme entusiasmo che aleggia attorno alla Ferrari. Ora, prendiamo in esame alcuni dettagli tecnici in vista del weekend australiano.
Gestione cordoli e trazione, le armi della Ferrari
Negli ultimi tempi abbiamo parlato del cosiddetto “curb riding”. Ci riferiamo alla capacità della monoposto di assorbire bump e cordoli senza perdere tempo. Rispetto al resto dei top competitor, la Ferrari presenta schemi sospensivi mediamente meno rigidi. Una scelta “caratteriale” che facilita la percorrenza sulle asperità del piano di riferimento. Sappiamo che gli elementi interni delle sospensioni hanno un posizionamento migliore. Un fattore che, appunto, facilita e non poco la gestione di questo importante aspetto.
Al contrario, Red Bull e McLaren soffrono maggiormente in questi casi, in quanto il range di rigidità più elevato pesa parecchio in tal senso. Per questo le due scuderie cercano di limitare i movimenti della cassa veicolo, puntando maggiormente alla produzione della spinta verticale. Considerando il particolare layout di Melbourne, sarà interessante capire come verrà gestita l’aderenza meccanica. Un argomento sul quale Ferrari si sente forte e intende “farlo pesare agli avversari” nell’arco delle sessioni.

Da qui ci colleghiamo direttamente alle fasi di accelerazione, dove la maggiore docilità della SF-25 sul posteriore, grazie a sospensioni mediamente più morbide, andrà ad agevolare la trazione della Rossa. Un’arma che il team ha mostrato nei pre-season test del Bahrain, ma che deve essere ancora ottimizzata. Sì, perché alcuni problemi di entrata in curva possono limitare questo potenziale vantaggio. Ed è per questo che il team ha lavorato duramente sulla messa a punto dell’auto, per renderla il più neutra possibile.
I benefici del pull-rod anteriore
Contestualmente, vanno spese due parole sul cambio netto di filosofia sull’avantreno della Ferrari. Lo schema a tirante nasce dalla necessità di aprire nuove strade di sviluppo. Un approccio aggressivo, se consideriamo che la campagna agonistica 2025 è l’ultima annata di continuità regolamentare. Una stagione in cui, in parallelo, si muovono due progetti importanti, poiché farsi trovare pronti alla rivoluzione normativa del prossimo campionato non è opzionale ma bensì una necessità.
Non è semplice accedere ai vantaggi aerodinamici del pull-rod. La scuderia di via Abetone inferiore 4 lo sa. Ciò nonostante ha deciso di puntare sulla curva di apprendimento che dovrebbe garantire un maggiore sviluppo nell’arco della stagione. Nel frattempo, vanno fissati i concetti base di questa soluzione. Le prove libere del Gran Premio d’Australia verranno ampiamente utilizzate per realizzare ulteriori test al riguardo. Tre ore importanti per le sorti del fine settimana speso in Oceania.
Tecnici e piloti devono eliminare la tendenza sottosterzante della SF-25. Un tratto distintivo che non piace ai piloti e che, in uscita dalle curve, in diverse situazioni, ha prodotto un eccesso di rotazione che ritardava le fasi di accelerazione. Un aspetto da non sottovalutare per sfruttare appieno i suddetti vantaggi dati dalla trazione, tenendo presente che non riuscirci andrebbe a mettere in crisi l’handling dei ferraristi e, di riflesso, limiterebbe il raggiungimento di buoni riscontri cronometrici.
Imparare e gestire le gomme Pirelli
Ferrari ha sviluppato un preciso modello matematico delle mescole 2025. D’altronde, la Pirelli ha cambiato la costruzione dei compound per limitare il degrado e definire al meglio le distanze prestazionali tra una mescola e un’altra. Nei test del Bahrain, la Rossa ha attenzionato parecchio la C3 con risultati alterni, mentre su C4 e C5, “calzature” che saranno presenti in Australia, le informazioni raccolte scarseggiano.
Il team di Maranello possiede una percentuale di anti-dive inferiore rispetto ai diretti avversari, elemento che dovrebbe favorire l’attivazione delle gomme sull’asse anteriore. Curare al meglio il ciclo di isteresi è fondamentale. Aspetto da tenere in stretta considerazione, in quanto la bassa temperatura ambientale di Albert Park renderà più complicato accedere alla corretta finestra di funzionamento delle cooperate. Senza contare che il percorso semi-cittadino favorisce il graining. Ecco perché Ferrari dovrà essere brava a sfruttare questo ulteriore e possibile vantaggio.