Femminicidio Ancona, trovato il marito della vittima: è ferito. La denuncia e il percorso per uomini maltrattanti mai iniziato

  • Postato il 4 dicembre 2025
  • Cronaca Nera
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 6 Visualizzazioni

È stato trovato dai Carabinieri riverso al suolo, gravemente ferito ma vivo, in una zona impervia del territorio di Matelica (Macerata). Nazif Muslija, il 50enne di origine macedone accusato del femminicidio della moglie Sadjide Muslija, era irreperibile da ieri: è accusato di omicidio volontario aggravato. I sanitari del 118 sono intervenuti per stabilizzarlo. La sua auto, una Smart bianca, è stata trovata abbandonata nei pressi del luogo di ritrovamento dell’uomo, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti.

È lui il principale sospettato per il femminicidio della moglie Sadjide Muslija, ritrovata mercoledì riversa sul letto con il volto sfigurato nella sua casa di Pianello Vallesina, frazione di Monte Roberto, in provincia di Ancona. La donna aveva già denunciato il marito. Il 50enne tra l’altro avrebbe dovuto frequentare un percorso per uomini maltrattanti della durata di un anno, come previsto nel patteggiamento, ma non lo ha fatto perché nell’associazione “non c’era posto”. Quel percorso legato al suo patteggiamento a un anno e dieci mesi di reclusione per le aggressioni e i maltrattamenti alla stessa moglie, non è mai iniziato. L’uomo aveva un anno di tempo per svolgerlo da quando la sentenza era passata in giudicato a settembre 2025: avrebbe dovuto fare incontri ogni due settimane per una durata totale di 60 ore. L’avvocato dell’uomo, Antonio Gagliardi, ha tuttavia affermato che “non c’era posto per l’uomo nell’associazione indicata dal percorso”.

“Questa storia lascia l’amaro in bocca, non si possono trattare tutti i casi di violenza nello stesso modo. Credo che questo caso avrebbe meritato una corsia preferenziale, che nel caso in specie non c’è stata”, ha commentato la procuratrice capo della Repubblica ad Ancona, Monica Garulli, rispondendo alle domande dei cronisti. “Io penso – ha aggiunto – che nel momento in cui si individua una struttura deputata al percorso di recupero, per evitare il pericolo di recidiva bisogna comprendere qual è il pericolo di recidiva e differenziare i percorsi a seconda della gravità dei fatti. Credo che questo caso avrebbe meritato una corsia preferenziale che nel caso in specie non c’è stata. La legge però non lo consente- spiega Garulli – perché il giudice quando emette una sentenza deve individuare e subordinare la sospensione condizionale della pena alla partecipazione al percorso. Poi c’è la parte dell’esecuzione che è rimessa a organi diversi da quelli giudiziari e non abbiamo possibilità di intervento. Lì andrebbero meditate le situazioni che hanno una valenza prioritaria, ma il giudice non può intervenire dando una corsia preferenziale, ma penso che sarebbe auspicabile. Bisogna modellare il trattamento in relazione alla gravità della situazione, bisogna che si consideri questo aspetto, che è un profilo sostanziale, non formale”, conclude la magistrata.

Intanto fuori dall’abitazione dove la donna è stata trovata morta, i carabinieri hanno trovato e sequestrato un tubo di ferro da cantiere: potrebbe essere l’arma del delitto della 49enne di origine macedone. Il tubo sarà fatto analizzare per vedere se le ferite riportate dalla donna, colpita alla testa e al torace, sono compatibili e se ci siano le impronte del marito. La Procura disporrà l’autopsia sul corpo della donna. I primi riscontri, fatti sul posto dal medico legale Angelo Montana, hanno evidenziato diversi colpi severi sul cranio e sul corpo della donna ritrovata sul letto. L’aggressione mortale sarebbe avvenuta al mattino, anche se l’orario indicativo della morte sarà stabilito dall’autopsia. Il tubo di ferro, che presenterebbe tracce ematiche, era appoggiato a un muro esterno dell’abitazione: è un tubo vuoto all’interno, come quelli utilizzati per le impalcature nei cantieri.

L'articolo Femminicidio Ancona, trovato il marito della vittima: è ferito. La denuncia e il percorso per uomini maltrattanti mai iniziato proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti