Falso in bilancio e plusvalenze, il Napoli rischia una penalizzazione: la procedura prevista e le tempistiche

  • Postato il 19 febbraio 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Una domanda sorge spontanea: data la richiesta di rinvio a giudizio per De Laurentiis per falso in bilancio, cosa rischia il Napoli da un punto di vista sportivo? Al centro del procedimento ci sono le presunte plusvalenze fittizie nella compravendita dalla Roma del difensore Kostas Manolas nell’estate del 2019 e nell’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen nel 2020 dalla squadra francese del Lille. In termini di giustizia sportiva, ad aprile 2022 il tribunale federale aveva prosciolto il Napoli e De Laurentiis. Il procedimento Figc era stato poi riaperto solo per la Juventus, in seguito agli elementi emersi dall’inchiesta Prisma dei pm di Torino. Il nuovo processo sportivo aveva portato ai 10 punti di penalizzazione per il club bianconero nella stagione di Serie A 2022/23.

La certezza è che il procuratore federale della Figc, Giuseppe Chinè, chiederà ora gli atti alla procura di Roma e potrebbe riceverli in tempi molto brevi. In base alle carte, potrà decidere se chiedere la revocazione della sentenza di cui sopra. In altre parole, avanzare una richiesta di riaprire il caso, sulla base dei nuovi elementi emersi dall’inchiesta penale, come avvenuto appunto per la Juventus. In sede sportiva, proprio sulla scorta del precedente bianconero, al Napoli potrebbe essere contestata la violazione del principio di lealtà sportiva della correttezza e della probità. In questo scenario, la possibilità di vedere il Napoli penalizzato in classifica è plausibile.

Ma esistono dei precedenti? Nel 2018 erano state condannate per false plusvalenze il Chievo Verona e il Cesena, che si erano scambiate giovani del vivaio a valutazioni che i tribunali sportivi avevano ritenuto eccessive. In quel caso, per i giudici lo scopo era quello di ottenere vantaggi contabili. Per questi motivi, si era optato per le penalizzazioni del Chievo di 3 punti e di 15 punti per il Cesena. Gli emiliani però fallirono e quindi non scontarono mai la sanzione. C’è poi il caso della Juventus. Basandosi su perquisizioni e intercettazioni, i trasferimenti con valutazioni gonfiate vennero definite “un sistema” e punite con 10 punti di penalizzazione. Un discorso che però non dovrebbe valere per il Napoli. Va poi ricordato che nel caso dei bianconeri si guardò alla classifica, visto che la pena deve essere afflittiva.

Se, sulla base delle carte della procura di Roma, il Napoli alla fine venisse chiamato nuovamente a giudizio in sede sportiva, comunque resta l’incertezza sui tempi che servirebbe per arrivare a una sentenza. Dal momento in cui riceve le carte, la procura federale ha 30 giorni per chiedere la revocazione. In seguito, una volta presentata la richiesta, la Corte d’appello federale ha fino a 30 giorni per convocare l’udienza. Il primo step sarebbe discutere l’ammissibilità della richiesta di revocazione e solo successivamente partirebbe l’eventuale processo.

“Non è un rinvio a giudizio, è una richiesta della Procura di Roma, al giudice dell’udienza preliminare. Siamo ancora nella prima fase del processo. Sono sorpreso da questa richiesta”, è il parere dell’avvocato Fabio Fulgeri, legale del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, il quale è intervenuto ai microfoni di Radio Marte nel corso della trasmissione ‘Forza Napoli Sempre’. “Ho parlato brevemente con De Laurentiis – ha aggiunto il legale – il quale è sereno, come lo è sempre stato”. Fulgeri ha poi espresso un parere sulla possibilità che questa vicenda giudiziaria possa avere ripercussioni sul piano sportivo. “Questa – ha spiegato – è una mera richiesta, se non viene ritenuta penalmente rilevante, cosa che mi sento di escludere, sono convinto che non ci saranno conseguenze neanche sportivamente. I tempi? Probabilmente ci vorrà qualche mese, difficile dirlo adesso”.

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Il Fatto Quotidiano

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