Faccio il giro della Sicilia in bici, si chiama Mountain Book. Oggi vi parlo della libreria del Corso di Trapani

  • Postato il 21 giugno 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Sono in viaggio, solitario, in bicicletta intorno alla Sicilia. Non ho voluto subire l’incertezza della fase di cambiamento lavorativo, ho raccolto le mie passioni e le ho fuse in un progetto chiamato Mountain Book. Faccio il periplo della Sicilia su una mountain bike che a fine viaggio donerò e, tappa per tappa, racconto storie di persone, luoghi, sensazioni. Un viaggio che segue un itinerario culturale e letterario (per questo book) ma soprattutto interiore. È dedicato a mio papà che mi ha trasmesso la passione per la bici, e dal 10 giugno, quando sono partito dalla “nostra” Punta Secca, pedala con me.

La prima settimana, la strada mi ha mostrato il nemico numero uno di questa avventura, il caldo. Ho accorciato qualche tappa ma non importa; il tempo, invece, è mio amico. Ne ho e preferisco godermi il più possibile questa parentesi eccezionale. Un privilegio, e me ne rendo conto soprattutto quando mi imbatto in storie che meritano di essere raccontate. Quella che ho scelto per questa prima settimana in punta di penna e di sella l’ho raccolta a Trapani, in maniera un po’ particolare.

La saracinesca abbassata è dipinta molto bene e la ragazza intenta a leggere è Teresa Stefanetti, la libraia della Libreria del Corso di Trapani. La “intervisto” così perché quando stamattina sono entrato in libreria, uno zio regalava al nipote – sommelier di ritorno da Londra – diversi volumi sul vino, degli stranieri hanno chiesto una maglietta della libreria, infine una consegna del corriere e una bolla da redigere. Impegnata e votata ai clienti. In un attimo di tregua mi presento e le chiedo l’intervista video. Sorpresa e sorniona mi fa capire che non vorrebbe, come se la sua storia non fosse interessante o da esempio. La storia di una ragazzina che pensa di fare uno stage di pochi mesi in libreria e poi la rileva e riceve l’onorificenza dell’Ordine “al Merito della Repubblica Italiana” conferita dal Presidente della Repubblica nel 2023.

Io insisto, le dico che vengo da Punta Secca e mi ha incuriosito la storia della cartolina inviatale da Andrea Camilleri. Me la racconta: “Lo avevo incontrato a Palermo a una presentazione in cui avevamo fatto amicizia perché ero l’unica ventenne. Un giorno chiamò in libreria per chiedermi se mi era piaciuto il suo libro, uno dei primi, La voce del violino. Un’emozione, pari alla sorpresa che ebbi quando ricevetti una cartolina raffigurante un frammento di una statua romana e un gatto accanto in cui c’era scritto: “Io e Peppe ti stiamo tradendo con una formosa libraia romana”. Il Peppe in questione era l’amico che l’aveva accompagnata a Palermo per quel primo incontro col maestro.

Che caso! E a maggior ragione le dico che sarebbe bello se queste cose me le raccontasse in video, ma è realmente impegnata e le prometto che avrei tentato un altro assalto al pomeriggio. Sarebbe l’ora di andarci, ma ho capito che forse è meglio così, le librerie vanno visitate di persona. E poi Teresa, cui è piaciuto il mio completino, mi ha dato 38 anni e voglio tenermeli. Evidentemente, pedalare mi sta facendo bene, e di strada da fare ne ho ancora parecchia.

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Il Fatto Quotidiano

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