F1 | Verstappen si prepara a perdere una figura chiave: è ancora emorragia in Red Bull

Il mondiale potrebbe non essere l’unica cosa che Verstappen ha perso: una figura chiave della Red Bull si prepara all’addio.

Dopo il GP di Abu Dhabi, Max Verstappen consegna lo scettro di campione del mondo dopo quattro anni. Ma il numero uno potrebbe non essere l’unica cosa alla quale il pilota della Red Bull dovrà rinunciare. Pare, infatti, che Helmut Marko potrebbe decidere di rinunciare al suo ruolo nel team dal 2026.

Dopo una stagione intensa e una sconfitta amara nel finale di campionato ad Abu Dhabi, il consulente austriaco ha aperto per la prima volta in modo esplicito alla possibilità di un’uscita dalla scuderia di Milton Keynes.

Marko è legato da decenni alla famiglia Red Bull ed è stato uno degli artefici principali del successo del team, soprattutto per quanto riguarda la crescita dei giovani piloti. A lui si devono le scommesse vincenti che hanno portato in squadra campioni come Sebastian Vettel e, soprattutto, Max Verstappen.

Il 2025, però, è già stato un anno di profondi cambiamenti per la squadra. Il più clamoroso è stato l’addio di Christian Horner, sostituito nel ruolo di team principal da Laurent Mekies. Senza contare, poi, l’addio di Adrian Newey, neo team principal dell’Aston Martin.

Sul piano sportivo, la stagione si è chiusa con una delusione pesante. Ad Abu Dhabi, nella gara decisiva, la Red Bull ha visto sfumare il mondiale per appena due punti, con Lando Norris capace di beffare Verstappen e Oscar Piastri al termine di un finale tiratissimo. Una sconfitta che ha lasciato il segno anche su Marko.

La sconfitta che brucia

Poco dopo la gara, infatti, l’austriaco ha parlato apertamente del suo futuro:
“Ne parlerò e poi vedrò cosa fare. È un insieme di cose diverse. Devo vedere, devo dormirci sopra e poi vedremo”, ha dichiarato ai media.

Al De Telegraaf, Marko non ha nascosto tutta la sua amarezza per il titolo sfumato all’ultimo atto.
“Certo che sono un po’ deluso dal fatto che abbiamo mancato il titolo per due punti”, ha ammesso.
“Ma allo stesso tempo ci dà anche molta fiducia il fatto di essere tornati in questo modo. Dimostra che abbiamo le competenze tecniche necessarie”.

Nel suo sfogo, Marko ha anche evidenziato come, nella gara decisiva, siano mancati gli alleati indiretti. “Oggi non era proprio così, anche perché Mercedes e Ferrari non erano abbastanza veloci e non potevano aiutarci. È bello che abbiamo vinto più gare in questa stagione, ma tra dieci anni tutto ciò che si saprà sarà chi è diventato campione”.

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Crediti immagine di copertina: F1

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