F1 | Russell e la rivelazione inaspettata su Verstappen: pronti come compagni di squadra?

Russell sul rapporto con Verstappen: “Non ci parliamo davvero, ma mi piacerebbe sfidarlo come compagno di squadra”

George Russell ha raccontato con sincerità la sua attuale relazione con Max Verstappen, ammettendo che tra i due non scorre esattamente buon sangue ma apre alla possibilità di diventare compagni di squadra. In un’intervista rilasciata a The Telegraph, il pilota della Mercedes ha parlato apertamente del suo rapporto con il quattro volte campione del mondo della Red Bull, con il quale ebbe un acceso scontro verbale alla fine della stagione 2024.

Il punto di rottura tra i due risale al Gran Premio del Qatar 2024, quando Verstappen ricevette una penalità di una posizione in griglia, che permise a Russell di partire dalla pole.
Nonostante il successo finale del pilota olandese, la tensione esplose dopo la gara: Verstappen accusò Russell di aver “convinto gli steward” a infliggergli la sanzione e, durante la conferenza stampa post-gara, disse di aver “perso ogni rispetto” nei suoi confronti.

«È stato davvero deludente. Penso che in questo sport ci sia rispetto tra di noi, ma non avevo mai visto qualcuno cercare di danneggiare un altro pilota in quel modo», aveva dichiarato Verstappen, ancora irritato per quanto accaduto nel meeting con i commissari.

La replica di Russell arrivò pochi giorni dopo, in occasione del Gran Premio di Abu Dhabi, dove il britannico non le mandò a dire: «Trovo i suoi commenti piuttosto ironici, considerando che è lo stesso che dice ‘ti butto contro il muro’. Per me non è accettabile. Ha superato il limite, e qualcuno deve pur dire basta», dichiarò Russell, riferendosi anche ai precedenti episodi in pista del campione olandese.

Russell e Verstappen compagni di squadra? All’inglese non dispiacerebbe

Il pilota Mercedes accusò Verstappen di utilizzare “una rabbia inutile e una mentalità al limite della violenza”, citando il celebre incidente del 2021 con Lewis Hamilton a Silverstone come esempio di un approccio eccessivamente aggressivo.

A quasi un anno da quelle polemiche, Russell ha fatto il punto sul suo rapporto con Verstappen, ammettendo che i due si limitano ai saluti ma non hanno un vero dialogo. «Ci salutiamo, ma non ci parliamo davvero. Non ci ignoriamo, ma non è un problema. Non perdo il sonno per questo, e di sicuro non lo perde lui», ha spiegato Russell.

«La vita è breve, siamo adulti, e si impara da ogni esperienza. Non serve essere migliori amici per essere compagni di squadra. Senna e Prost non lo erano, eppure hanno chiuso primo e secondo. Lewis e Nico [Rosberg] idem».

Il britannico ha anche citato il complicato rapporto tra Hamilton e Alonso nel 2007, aggiungendo:
«Lewis avrebbe dovuto vincere quel mondiale. È la prova che non serve amicizia, ma rispetto reciproco».

Pur riconoscendo le tensioni, Russell non nasconde l’ammirazione per Verstappen e la curiosità di confrontarsi con lui ad armi pari: «Max è un pilota incredibile, non si può negare. Ma proprio per questo mi piacerebbe sfidarlo nella stessa squadra. Tutti noi crediamo di essere i migliori, ed è questo che rende le sfide in Formula 1 così affascinanti».

Il pilota Mercedes, che ha dimostrato solidità e maturità in pista, sembra voler mettere da parte i dissapori personali per concentrarsi su una rivalità sportiva che potrebbe accendersi ulteriormente nelle prossime stagioni, specialmente se Mercedes e Red Bull continueranno a contendersi la vetta del mondiale.

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