F1 | Nel 2026 arriva l’Overtake Mode: cos’è e come funziona il “nuovo DRS”

Andiamo a vedere insieme cos’è e come funziona l’Overtake Mode, la novità per la stagione 2026 di F1 che andrà a sostituire il vecchio DRS.

Ormai ci siamo. Poche settimane e inizierà ufficialmente una delle stagioni più attese degli ultimi anni. E non solo perché potrebbe essere quella del ritorno al successo della Ferrari ma anche perché vedrà l’arrivo di numerose novità, tecniche e non solo. Tra queste c’è la presenza dell’Overtake Mode, il “nuovo DRS” che debutterà in F1 nel 2026: andiamo a vedere insieme cos’è e come funziona.

Come sappiamo, infatti, la vecchia cara ala mobile non esisterà più. O almeno non come l’abbiamo vista usare fino a poche settimane fa. Il DRS scomparirà e verrà sostituito da una nuova soluzione, pensata e studiata dalla FIA, che permetterà ai piloti che inseguono di avvicinarsi a chi li precede in pista.

Cos’è e come funziona la nuova Overtake Mode

A partire dal Gran Premio di Australia, che aprirà la nuova stagione di Formula 1, i piloti avranno la possibilità di usare la nuovissima Overtake Mode. Si tratta di un sistema che può essere utilizzato solo ed esclusivamente per attaccare e che dà la possibilità al pilota di usare potenza extra alle alte velocità.

Per poterlo fare sarà necessario avere un gap inferiore al secondo nel momento in cui viene raggiunto quello che è l’unico detection point presente sul circuito. A differenza di quanto accadeva con il DRS, quindi, il detection point sarà solo ed esclusivamente uno lungo tutto il tracciato.

Se il pilota in questione passa al detection point con un ritardo di meno di un secondo rispetto all’avversario che lo precede, ecco che avrà la possibilità di sfruttare l’energia elettrica extra (+0.5 MJ) per sorpassare o semplicemente per mettere pressione.

Questo andrà sicuramente ad aumentare le probabilità di sorpasso. L’energia della vettura che precede si ridurrà infatti dopo i 290 km/h, mentre la vettura che segue potrà utilizzare l’ per ben 350 kW fino a 337 km/h. Il differenziale di velocità dovrebbe contribuire a rendere possibili i sorpassi.

Rimane dunque quello che era il criterio necessario per usare il DRS anche se cambia poi quello che è lo strumento nelle mani del pilota per prendersi la posizione sull’avversario.

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Fonte dell’immagine usata come copertina dell’articolo: FIA

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