F1 | Marko adesso può togliersi i sassolini dalle scarpe: cosa non va in Red Bull
- Postato il 14 dicembre 2025
- Formula 1
- Di F1ingenerale
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Red Bull, con la fine dell’era Horner-Marko si chiarisce anche cosa è successo: il consulente austriaco ha chiarito dei retroscena nascosti
Nel 2026 la Red Bull non avrà più due delle figure simbolo della sua storia recente. Christian Horner e Helmut Marko sono entrambi fuori dall’organigramma della Red Bull: una separazione che chiude vent’anni di dominio tecnico e gestionale ma che nasconde a che un retroscena inaspettato.
Negli ultimi anni il clima interno alla squadra era diventato sempre più teso. La frattura tra Horner e Marko si è allargata dopo la fine della stagione 2023. Una vera e propria guerra di potere, che ha minato le fondamenta di un team che sembrava imbattibile.
Le conseguenze sono state pesanti. Addii a catena. Figure apicali perse. Non solo a livello manageriale, ma anche tecnico e ingegneristico. Dopo aver confermato il suo addio definitivo, Helmut Marko ha deciso di parlare. Lo ha fatto con De Telegraaf, quotidiano olandese storicamente vicino all’ambiente Verstappen.

La Red Bull ha rischiato di finire in frantumi per colpa di Horner
Una scelta non casuale. Un segnale chiaro di una posizione condivisa anche dal clan che ruota attorno al quattro volte campione del mondo. Marko ha respinto l’idea di una vittoria personale nello scontro interno. “Io vincitore della guerra con Horner? No”, ha spiegato l’ex consulente Red Bull. “Dovevamo fare qualcosa perché le prestazioni in pista erano in ritardo. Se lo avessimo fatto prima, Max sarebbe diventato campione del mondo. Ne sono assolutamente convinto”.
Poi il giudizio netto sugli ultimi anni. “Gli ultimi anni con Horner non sono stati piacevoli. Sono stati giocati dei brutti scherzi”.
Marko è andato oltre, citando episodi precisi. Secondo lui, Horner avrebbe agito come sabotatore interno. “Ricordate quando avrei detto che i messicani sono meno concentrati degli olandesi o dei tedeschi? Era una cosa inventata”, ha dichiarato. “Come quando nel 2024 avrei diffuso la notizia che lo sviluppo del motore era in ritardo e che avremmo perso Ford. Non l’ho mai detto. Horner voleva usarlo per sospendermi”.
Secondo Marko, solo l’intervento diretto di Max Verstappen avrebbe evitato la sua sospensione. “Grazie al fatto che Max è intervenuto a Gedda, non è successo”, ha raccontato. Un dettaglio che conferma il peso del pilota olandese nelle dinamiche interne del team.
Alla fine, la guerra interna si sarebbe rivoltata contro Horner. Il team principal britannico avrebbe perso il supporto del blocco thailandese della proprietà. “Sempre più spesso siamo stati in grado di dimostrare che Horner mentiva su tutto”, ha affermato Marko. “Quando anche Chalerm Yoovidhya se ne è reso conto, ha ritrovato il buon senso”.
Ora la Red Bull deve ripartire da capo: e lo farà con Laurent Mekies.
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