F1, la rivincita di Binotto e la favola di Hulkenberg

  • Postato il 7 luglio 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
  • 3 Visualizzazioni

A Silverstone, cuore pulsante della F1, è successa una cosa che ha il sapore della leggenda. Al termine di 52 giri su un asfalto imprevedibile, battuto dal vento e sfiorato dalla pioggia inglese, Nico Hulkenberg ha tagliato il traguardo in terza posizione con la sua Sauber. Un risultato tanto sorprendente quanto meritato, che ha fatto esplodere tutto lo Stake F1 Team Kick in un urlo liberatorio.

Terzo posto che vale una stagione

Per un team che non saliva sul podio da oltre quattro anni e che fino a ieri sembrava destinato all’indifferenza più profonda, è stato come svegliarsi da un lungo incubo. Ma stavolta il sogno non è svanito subito al mattino, la Sauber sembrerebbe davvero risorta.

Il podio conquistato da Hulkenberg non è frutto del caso. È il risultato di una gara gestita con una lucidità tattica che sembrava ormai smarrita nei meandri di Hinwil. Dalla strategia ai pit stop, dalla gestione gomme alla freddezza durante la pioggia, la Sauber è sembrata un’altra squadra. Quella che, nei primi anni Duemila, faceva paura ai big.

Il tedesco ha difeso con maestria la sua posizione dagli attacchi dei rivali, soprattutto da Hamilton, sfruttando al massimo gli aggiornamenti portati proprio nel GP di Gran Bretagna. Nello specifico il nuovo fondo e una diversa geometria dell’ala anteriore, novità che hanno reso la C45 più bilanciata sul passo gara.

Hulkenberg si prende la scena

Hulkenberg ha guidato da veterano, con il fuoco negli occhi, senza sbagliare nulla. Come se aspettasse da una vita questa occasione. Nel 2010 conquistava una pole clamorosa con la Williams sotto la pioggia brasiliana. Da allora, tante belle gare, ben 239 GP, tanta costanza, ma mai un podio. Fino a domenica scorsa.

Visibilmente emozionato ha ammesso di aver sofferto tanto ma che comunque il potenziale c’era “Tutto nel verso giusto. La battaglia con Lewis nello stint finale è stata davvero intensa. Abbiamo sfruttato al massimo le condizioni e ne abbiamo colto ogni occasione“.

La sua prestazione è stata perfetta. In qualifica aveva già sorpreso tutti con il settimo tempo in condizioni miste. In gara, ha tenuto un passo superiore a quello delle Alpine e delle McLaren in alcuni stint, resistendo con intelligenza.

Le reazioni

Il compagno di squadra Gabriel Bortoleto a fine della gara si è congratulato affermando ai media ufficiali della corsa: “Vederlo lottare per il podio e ottenere questo risultato dopo tanti anni in F1 significa molto. È il miglior compagno di squadra con cui abbia mai lavorato, sia come pilota che come persona, sono davvero felice per lui“.

Jonathan Wheatley, Team Principal ha dichiarato: “Il podio più in ritardo della storia della F1. Nessun pilota è più meritevole di Nico, Tutti in fabbrica e in pista possono essere giustamente orgogliosi. Che giorno“.

Anche Max Verstappen e la Mercedes si sono complimentati, il primo con una stretta di mano, il team portando delle bottiglie di Champagne ai suoi meccanici nel paddock. Oscar Piastri che ha condiviso il podio con lui ha speso parole positive nei suoi confronti nelle interviste post-gara. Allo stesso modo anche Lewis Hamilton che lo inseguiva in pista, ha ammesso la forza del rivale e si è complimentato per il risultato.

Sauber nuova, vecchio cuore

L’ultimo podio della Sauber era arrivato proprio a Silverstone nel 2012 con Pérez. In tutti questi anni, il team svizzero ha vissuto anni difficili, trasformandosi anche da Alfa Romeo a Kick Sauber, in attesa del passaggio totale sotto l’egida Audi nel 2026. Un’identità fluida, confusa, che ha spesso disorientato anche i membri interni.

Ma a Silverstone si è visto qualcosa di diverso, nel complesso una squadra compatta, affiatata, affamata. Come se l’aria frizzante del Northamptonshire avesse riportato a galla l’anima coraggiosa degli anni ’90, quando la Sauber lottava a muso duro contro nomi blasonati come Benetton, Jordan e Williams.

I dettagli

Non solo velocità, ma anche precisione chirurgica. La strategia con doppio stint su intermedie, il pit stop fulmineo al giro 24, la chiamata a rientrare prima degli altri con la slick al momento giusto, tutto è filato liscio. Il merito del podio va quindi anche agli ingegneri e ai meccanici, spesso bersaglio di critiche feroci nelle scorse stagioni. In molti si sono ripresi la propria rivincita.

Come non menzionare il meteo, atteso protagonista, sempre pronto a stravolgere le carte a Silverstone. Ma nello scorso GP, la pioggia non è stata una condanna, è stata un’opportunità colta al volo nel caos generale.

La rivincita

Il terzo posto di Silverstone non cambia solo la classifica. Cambia la narrazione. La Sauber Kick torna a essere un nome che conta, e lo fa nel modo più spettacolare, con un podio contro ogni pronostico. Un dato riassume tutto: nelle ultime 35 gare, il team non aveva raccolto nemmeno un punto. E ora ne conquista 15 in un colpo solo.

Per Hulkenberg è il primo podio in carriera. Per la Sauber, una rinascita. Per i fan, una delle storie più belle della stagione. Nel team radio finale, lo stesso pilota ha esclamato: “Ci abbiamo messo 15 anni“.

Il nuovo centro tecnologico

In attesa di trasformarsi ufficialmente nel team di Audi dal 2026, la Sauber ha aperto il suo nuovo centro tecnologico a Bicester Motion nel Regno Unito. Lo scopo principale del centro è quello di migliorare le capacità tecniche del team e promuovere partnership con i principali specialisti della supply chain del settore.

Lo stesso Mattia Binotto, Head of Audi F1 Project, ha dichiarato in merito: “L’apertura del Sauber Motorsport Technology Centre di Bicester Motion è una pietra miliare significativa in quanto ci prepariamo per l’arrivo di Audi in F1“.

Oltre i numeri

Il terzo posto a Silverstone è molto più di un podio. È una promessa. È la prova che anche le squadre nel cono d’ombra possono tornare grandi, che la passione e il lavoro pagano, anche nel mondo spietato della F1 moderna.

E forse, in quel podio di Silverstone c’è già un’anticipazione del futuro: l’Audi guarda con interesse, e questo risultato potrebbe accelerare i piani. Intanto, però, c’è solo da godersi questo momento. In Gran Bretagna, Hulkenberg e la Sauber hanno ricordato a tutti che le favole, in F1, non sono ancora finite.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti