F1 | La FIA voleva cambiare le regole, ma i team hanno detto no

  • Postato il 14 dicembre 2025
  • Formula 1
  • Di F1ingenerale
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La FIA aveva proposto alcune soluzioni per contrastare l’effetto dell’aria sporca, ma i team non si sono mostrati d’accordo

Con la fine del Mondiale 2025 ad Abu Dhabi si è chiuso anche il ciclo regolamentare delle monoposto a effetto suolo, ma il bilancio della FIA lascia spazio a più di una riflessione. Al centro del dibattito c’è un retroscena importante, svelato da Nikolas Tombazis, direttore delle monoposto FIA: la Federazione aveva tentato di intervenire a metà ciclo per ridurre l’aria sporca, ma i team si sono opposti, bloccando ogni modifica.

F1 FIA
Foto: F1inGenerale

Il problema c’era già da qualche anno

Secondo Tombazis, il problema non è emerso all’improvviso. Già due anni fa era chiaro che alcune aree del regolamento stavano venendo sfruttate oltre l’intento originale, peggiorando la possibilità di seguire da vicino un’altra vettura. La FIA aveva individuato zone precise su cui intervenire, ma il sistema della Formula 1 ha reso impossibile agire senza un ampio consenso politico. Il primo punto critico riguarda la piastra terminale dell’ala anteriore. “In origine era stata progettata per creare un forte effetto di inwash”, ha spiegato Tombazis. Con il tempo, però, le regole su come i profili aerodinamici si collegano alla piastra non sono state abbastanza restrittive. Il risultato è stato un ritorno massiccio dell’outwash, cioè dell’aria spinta verso l’esterno, proprio ciò che il regolamento 2022 voleva evitare.

Un secondo elemento chiave è stato il design interno delle ruote anteriori, il cosiddetto tamburo. Anche qui, i team hanno trovato soluzioni molto efficaci dal punto di vista prestazionale, ma negative per lo spettacolo. A questi si aggiungono i bordi del fondo, altra zona sfruttata per generare carico e disturbare il flusso d’aria alle spalle della vettura. La FIA però non ha avuto le mani completamente libere. Per modificare i regolamenti a ciclo in corso serve una larga maggioranza, e questa maggioranza non è mai arrivata.

“Queste aree non sono una scoperta recente. Erano già evidenti due anni fa. Abbiamo provato a cambiare le regole, ma non abbiamo avuto abbastanza supporto tra le squadre.”

Ora la FIA spera che nel 2026 non si presenti più questo problema

Il risultato è stato un progressivo aumento dell’aria sporca, soprattutto rispetto all’inizio del 2022, quando le gare erano giudicate più combattute. La Federazione ha dovuto prendere atto del rifiuto dei team e rimandare ogni intervento al nuovo ciclo regolamentare. Ora la speranza è che le regole future correggano definitivamente questi effetti indesiderati. La FIA aveva visto il problema e aveva proposto delle soluzioni, ma la politica interna della Formula 1 ha prevalso sulla necessità di migliorare lo spettacolo in pista.

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Crediti immagine di copertina: F1inGenerale / PitShots.com

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