F1 | La FIA monitora attentamente il flussometro: scoperta (e chiusa) un’altra zona grigia

  • Postato il 22 dicembre 2025
  • Formula 1
  • Di F1ingenerale
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Si torna a parlare di flussometro, la FIA ha individuato una nuova zona grigia che avrebbe permesso ai team di trarne un vantaggio

Inverno complicato per la FIA: dopo il caso Mercedes e Red Bull, spunta un’altra zona grigia sul flussometro in vista della prossima stagione di F1. Come ogni nuova generazione di vetture che si rispetti, la prima sfida è quella tra gli ingegneri. Le squadre fanno affidamento sulle menti più brillanti del paddock per sfruttare al meglio i regolamenti, ma anche per individuarne eventuali “buchi”. In questo caso, la Federazione Internazionale gioca d’anticipo.

F1 | La FIA monitora attentamente il flussometro: scoperta (e chiusa) una zona grigia
I nuovi render ufficiali delle monoposto 2026 di F1 – PH: @F1 via X

Sono giornate concitate nella massima serie. Se il Circus è in vacanza, in attesa delle prime presentazioni ufficiali, negli uffici della Federazione Internazionale scoppia il caso dei rapporti di compressione. Sembrerebbe che alcuni motoristi abbiano trovato il modo per ovviare al nuovo limite di 16:1, incrementandolo nuovamente a 18:1 (il valore imposto fino alla stagione appena conclusa).

Una dinamica che, se concretizzata, garantirebbe ai motorizzati Mercedes e a quelli Red Bull-Ford un netto vantaggio sui rivali. Intanto, però, si torna a parlare anche di flussometri, quei dispositivi che, tradizionalmente, controllano la portata di benzina. Per il 2026, cambia completamente la filosofia della FIA che, anziché badare direttamente al carburante, punta la lente d’ingrandimento sull’energia.

La nuova “zona grigia” sul flussometro

Il precedente limite regolamentare – come spiegato da Jon Noble per The Race – era fisso a 100 kg/h di benzina. A partire da quest’anno, la FIA impone un tetto massimo di 3000 MJ/h, tenuto a bada da un singolo flussometro a ultrasuoni prodotto da Allengra. Un sistema standardizzato semplice e diretto, che però può nascondere non poche insidie. Per questo motivo, il testo del regolamento è stato più volte modificato.

In modalità simili a quelle ipotizzate per aumentare il rapporto di compressione, le squadre potrebbero trovare il modo di alterare la temperatura del flussometro. I vantaggi varierebbero dal poter sfruttare una diversa composizione del carburante all’alterazione diretta delle misurazioni.

Una vecchia versione del regolamento recitava: “Qualsiasi riscaldamento o raffreddamento intenzionale del flussometro del carburante è vietato“. Successivamente, per restringere la possibilità di manovra delle squadre, la formulazione è cambiata: “È vietato qualsiasi dispositivo, sistema o procedura il cui scopo sia quello di modificare la temperatura del flussometro del carburante“.

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Foto Copertina: F1

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