F1, GP Singapore: Ferrari mostra tutti i limiti della SF-25 in qualifica

  • Postato il 4 ottobre 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
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Una qualifica complicata. Era questa la sensazione pensando alla Ferrari, dopo quanto visto nella terza e ultima sessione di prove libere del Gran Premio di Singapore. Una SF-25 difficile da guidare e instabile al retrotreno, con una gestione delle gomme ancora una volta imperfetta. Alla fine Lewis Hamilton conquista la sesta piazza, mentre Charles Leclerc si prende la posizione numero sette della griglia.

GP Singapore, Q1: SF-25 sveglia ma non troppo stabile

Nella prima parte della sessione classificatoria le due SF-25 scendono in pista con un set di Pirelli cerchiate di rosso. Parliamo di uno pneumatico che la vettura italiana spesso non sa gestire. L’outlap è piuttosto sostenuto, al contrario delle FP3. Il primo giro è di assaggio sino a un certo punto, in quanto gli alfieri di Maranello cercano da subito la vicinanza con i muretti. La vettura non è molto stabile.

Si procede quindi con due passaggi per raffreddare le gomme. Charles si apre in radio e chiede lumi sul possibile traffico causato dal compagno, chiedendo al team di essere avvisato prima per evitare questo tipo di situazioni. Per Lewis arriva un consiglio sulla guida relativo all’handling: si tratta di gestire meglio la staccata di curva 3, idem per la 5. Va detto che la temperatura delle gomme non sembra perfetta per l’inglese.

Su Charles, osservando i tempi, si nota come debba fare meglio nel T2, dove la sua vettura tende a scivolare troppo. Alla fine i tempi dei ferraristi sono molto vicini: sono 50 millesimi di differenza a vantaggio del britannico. A livello tecnico possiamo dire che si notano diverse correzioni sul volante, sia nella fase di inserimento che nel resto della curva. Lewis chiede più carico all’anteriore, Leclerc conferma l’assetto.

La Rossa è una monoposto difficile da decifrare, più di quanto sembri. In alcune curve si nota la classica carenza di rotazione, in altre è il sovrasterzo che prende il sopravvento, tipico atteggiamento di una vettura che non ha sempre le gomme nella corretta finestra di funzionamento. Una breve pausa ai box e si riparte, sempre con le coperture Soft nuove per il prossimo run.

Hamilton mette a segno un giro davvero aggressivo, scevro dall’ansia di sfiorare i muretti. C’è una correzione in entrata nel T3 che però viene gestita molto bene dall’ex Mercedes. Il monegasco abortisce il giro, che non era partito molto bene. Ferrari passa il taglio, sebbene la concentrazione sul tema gomme debba restare molto alta. Già dalla Q2 capiremo se la SF-25 potrà puntare a un risultato soddisfacente.

GP Singapore, Q2: Leclerc in difficoltà

La qualifica entra nel vivo. Le rivoluzioni dei propulsori si alzano e la necessità di avvicinarsi sempre di più alle barriere emerge con forza. Il livello di aderenza è tutto, con una pista che attualmente presenta sei gradi in meno rispetto alla terza sessione di prove libere. In linea generale, possiamo dire che il bilanciamento della Ferrari è parecchio dipendente dalle gomme, e nella Q1 è parso buono nell’ultimo run.

Si nota una maggiore difficoltà nel prendere l’apice rispetto ad altre vetture, ma la carenza di rotazione è stata tenuta sotto controllo nel secondo tentativo, a differenza del primo. Resta curva 16 da migliorare, dove, a prescindere, si nota una certa instabilità di marcia perché il posteriore è troppo leggero. La pausa è poi un po’ lunga, per dar modo ai commissari di ripulire al meglio la pista asiatica.

Ancora Soft, sempre nuove di pacca. L’outlap è veloce, e si cerca di curare al meglio il warm-up dei compound. Lewis è costretto ad alzare il piede per un lungo in curva 1. Adami non ne fa un dramma, suggerendo di riprovarci senza problemi al passaggio successivo. Stesso destino pure per Charles, che non era convinto della sua prestazione. A questo giro, per entrambi, l’attivazione delle gomme non era perfetta.

Fattore che sottolinea quanto la Rossa sia sensibile a questo parametro. Lewis ci riprova e nel T1 gli parte il posteriore della vettura dopo essere salito sul cordolo. La sua reazione è molto rapida, non alza il piede e minimizza la perdita. Per il resto della tornata c’è più pulizia. Peccato, perché la prestazione era buona. Per Charles si nota maggiore fatica sul volante, che si rispecchia con un “bacio” sul muro alla 14, senza gravi conseguenze.

Per questo il suo crono è scarso. Gli cambiano il musetto e si riparte. Anche Lewis torna in pista, entrambi con un set di pneumatici a banda rossa. Va detto che soprattutto Leclerc si è lamentato della carenza di rotazione, che non lo sta facendo esprimere al meglio delle sue possibilità. Solito warm-up e si parte per questo ultimo tentativo della Q3, dove il monegasco non può permettersi di sbagliare.

Hamilton non realizza il giro in quanto passa il taglio con la prima prestazione. Al contrario, Charles lo conclude con una prestazione similare a quella del compagno. Si procede pertanto all’ultima parte della qualifica dove, a quanto pare, la fiducia di lottare al vertice non è poi così solida. I soliti difetti della SF-25 emergono, e fare in modo che non incidano nell’arco del giro non è affatto semplice. Vediamo che succede.

GP Singapore, Q3: solita Ferrari deludente

E finalmente ci siamo: scatta l’ora della verità. Il semaforo è ancora rosso quando le SF-25 si presentano in pitlane, pronte a dare tutto. Un’attesa di un minuto e si parte. Nell’outlap pare che l’attivazione delle coperture sia curata con più attenzione: si spinge meno e si pensa parecchio all’asse anteriore. Per il retrotreno viene utilizzata una mappatura dei freni per contribuire alla stabilizzazione delle temperature.

La track position sembra buona, per far sì che la preparazione al giro sia perfetta. Il primo run è di assaggio, in quanto le Ferrari montano gomme usate. Bozzi si complimenta con Charles, cercando di alzare l’entusiasmo. Adami, invece, è più analitico, suggerendo al britannico dove deve dare il massimo per alzare il rendimento. Una sosta ai box per montare le mescole nuove e si torna a spingere.

A questo punto ogni piccola esitazione farà la differenza. Questa volta l’attivazione è più cauta, nel tentativo di centrare al meglio la finestra di funzionamento della mescola. Leclerc realizza un giro sporco. Una vettura scomposta che, quando si porta al limite, è quasi intrattabile. Stesso discorso per Lewis che, sebbene sia più veloce del compagno, soffre gli stessi problemi: sesto e settimo posto finale confermano quanto detto.

GP Singapore, risultati qualifica 

  • George Russell (Mercedes)
  • Max Verstappen (Red Bull)
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
  • Lando Norris (McLaren)
  • Lewis Hamilton (Ferrari)
  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • Isack Hadjar (Racing Bulls)
  • Oliver Bearman (Haas)
  • Fernando Alonso (Aston Martin)
Autore
Virgilio.it

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