F1 | Antonelli spaventato da Suzuka: arrivano soluzioni per avvicinarsi di più a Russell

Andrea Kimi Antonelli si appresta ad iniziare il suo terzo weekend in Formula 1 sul difficile circuito di Suzuka: arrivano delle modifiche per cercare di raggiungere Russell

Alla sua terza gara nella massima categoria del Motorsport, il talento è stato chiaro e non è di certo passato inosservato. Andrea Kimi Antonelli debutta nel migliore dei modi in Formula 1, quarto posto in Australia e sesto in Cina: come gestirà il difficilissimo circuito di Suzuka? Per avvicinarsi di più al compagno di squadra George Russell, il pilota italiano annuncia delle modifiche necessarie nel suo stile di guida. 

Nonostante la tanta pressione su di lui, con un solo anno in Formula 2 e l’immediato il debutto in Mercedes, Antonelli non ha di certo deluso. Fino ad ora, anche dovuta alla performance della monoposto, si è imposto come il migliore fra i tanti rookie presenti in griglia di partenza. Il lavoro, però, è ancora molto.

Ciò che si vede dagli on board, sin dalle prime giornate di test, è abbastanza chiaro. Il comportamento della Mercedes numero 12, è completamente diverso da quello della 63. La cosa è più che legittima: non ci si può aspettare altro da un pilota che appena maggiorenne viene “buttato” sul sedile di uno dei team più prestigiosi della Formula 1.

Inoltre a intaccare sulle sue prestazioni nei primi due weekend di gara sono stati, in qualifica in Australia e nel corso della gara in Cina, due importanti danni al fondo. Il primo è arrivato per un passaggio troppo aggressivo sul cordolo di curva 6 nel corso del Q1, l’altro prendendo un detrito dalla Ferrari di Leclerc nel primo giro.

Ora arriverà il primo vero banco di prova. Arriviamo a Suzuka, uno dei circuiti più belli, storici ma allo stesso tempo uno dei più difficili, soprattutto per un debuttante. Per questo Gran Premio del Giappone, Antonelli vuole migliorare il suo stile di guida. Si vuole concentrare sui suoi punti deboli per avvicinarsi il più possibile a Russell.

“Il problema principale è che io tendo ad entrare in curva in modo molto più aggressivo rispetto a George. Mi accorgo e sono consapevole del fatto che non ho ancora abbastanza fiducia della monoposto in quello specifico frangente. Dovrei spingerla al limite ogni volta per abbassare il tempo”. 

“Un altro fattore su cui dovrei lavorare è la preparazione degli pneumatici nel giro di lancio. Se riuscissi a scaldare le gomme fino a raggiungere la finestra di utilizzo ideale, sentirei una maggiore aderenza che mi darà maggiore sicurezza al volante”. 

“Suzuka? Le curve veloci sono un po’ spaventose. Il primo giro con una monoposto di Formula 1 qui, sarà piuttosto folle“. 

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*Foto in copertina, credits: F1inGenerale

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