F1 | Alonso non perde l’occasione e lancia una frecciatina alla Ferrari – GP Abu Dhabi

Alonso ricorda il 2010 e il 2012 e punge la Ferrari: “La nostra macchina era più lenta, io dormivo peggio di come dormirebbero ora”

Nel paddock di Abu Dhabi Fernando Alonso è tornato a parlare del suo passato in Ferrari, con un commento che ha subito fatto discutere. Il due volte campione del mondo ha ricordato il finale del mondiale 2010 e 2012 quando correva con i colori della Rossa, giocato proprio su questa pista, lasciandosi andare a una riflessione molto diretta sulle sensazioni provate prima della gara decisiva.

Alonso ha risposto a una domanda sulla pressione che vivono i piloti impegnati nella volata mondiale attuale. Il riferimento ai suoi anni in rosso è arrivato con un sorriso, ma anche con una punta di amarezza.

“Penso che dormiranno bene prima del mondiale, ognuno ha la sua routine”, ha spiegato il pilota Aston Martin. A quel punto Alonso ha aggiunto un commento che ha subito attirato l’attenzione, chiarendo la differenza rispetto alla sua situazione quattordici anni fa.

La frecciatina di Alonso per la Ferrari arriva direttamente da Abu Dhabi

“Io dormivo…beh, avevamo una macchina che era sei otto decimi più lenta, quindi dormivo decisamente peggio”. Un riferimento diretto a una Ferrari che, nel 2010, non era abbastanza competitiva per contrastare Red Bull e McLaren sul piano della prestazione pura, nonostante Alonso fosse arrivato all’ultima gara in testa al mondiale.

Il mondiale 2010 resta uno degli episodi più iconici e dolorosi della storia recente Ferrari. Alonso arrivò ad Abu Dhabi davanti a Webber e Vettel, ma una strategia sbagliata contro la Renault di Petrov lo costrinse a chiudere solo settimo. Il titolo andò a Sebastian Vettel, che iniziò proprio da quel giorno la sua serie di successi iridati.

Il pilota spagnolo non ha mai nascosto quanto sia stato difficile accettare quella sconfitta. Le sue parole di oggi mostrano che quella stagione continua a rappresentare un punto di riferimento per valutare la pressione e le difficoltà che affrontano i contendenti al titolo.

In questo weekend Norris, Verstappen e Piastri si giocano il campionato in una sfida a tre carica di tensione. Alonso, oggi spettatore esterno, ha voluto ribadire quanto sia diverso vivere un finale mondiale con una vettura all’altezza o con un mezzo in difficoltà. Il suo messaggio è chiaro: la pressione esiste sempre, ma è molto più complessa quando il pilota sa di non avere l’arma tecnica per giocarsi ad armi pari il titolo.

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