F1 | A Suzuka Haas scommette su un fondo altamente rischioso

La Haas accelera gli aggiornamenti della VF-25: a Suzuka un nuovo fondo sviluppato quasi alla cieca, senza CFD e galleria del vento

Dopo il doppio piazzamento a punti ottenuto a Shanghai, la Haas non dimentica la deludente prestazione dell’Australia e anticipa significativamente gli aggiornamenti per la VF-25. In occasione del GP del Giappone, il team introduce un nuovo fondo, progettato e costruito in tempi record, senza test di convalidazione in CFD o galleria del vento.

Shanghai ha dimostrato che il progetto della VF-25 è solido e permette alla Haas di competere nel gruppo di metà classifica. Tuttavia, la monoposto presenta ancora fragilità significative, emerse in particolare nel primo GP della stagione a Melbourne. La VF-25 sembra soffrire nelle curve ad alta velocità, reagendo male alle variazioni d’altezza della vettura, compromettendo l’efficacia del fondo.

Per il GP di Suzuka, il team ha quindi deciso di sviluppare e produrre un nuovo fondo basandosi esclusivamente sulle analisi degli ingegneri, approvandone la costruzione prima ancora di testarlo in CFD o in galleria del vento. Il timore di ripetere le difficoltà di Melbourne ha spinto i tecnici Haas a prendersi un grosso rischio, procedendo con la produzione senza la convalida in galleria del  vento, che è avvenuta solo successivamente.

Le parole del Team Principal

“È un rischio“, ha ammesso Ayao Komatsu. “Si tratta di una questione di giudizio. Ma per me non avevamo scelta.”

“La portata del problema a Melbourne era enorme. Eravamo di gran lunga l’auto più lenta. Dovevamo intervenire. Un fondo completamente nuovo sarebbe la soluzione ideale, ma richiederebbe molto più tempo per essere validato e prodotto fisicamente.

“Quindi abbiamo dovuto agire. Successivamente, lo abbiamo comunque testato in galleria del vento per verificare se l’idea fosse corretta.”

“E lo è. È sicuramente la direzione giusta. Ma non so quanto farà realmente la differenza.”

Komatsu ritiene che, se il nuovo pacchetto dovesse funzionare, le prestazioni potrebbero essere persino migliori rispetto a Shanghai.

“Sono tutte piccole differenze“, ha spiegato. “Ma possono portare a qualcosa di catastrofico o, al contrario, a un grande miglioramento.”

“Non appena scenderemo in pista a Suzuka, già dal primo settore capiremo se la situazione sarà simile a Melbourne oppure no.”

L’urgenza di trovare una soluzione ai problemi ha spinto i tecnici Haas a seguire una procedura poco convenzionale, una strategia rischiosa che potrebbe rivelarsi un successo, oppure un fallimento totale.

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