Euroflora 2025, la “Lanterna Verde” di Asef si svela: 600 ore di lavoro per l’allestimento
- Postato il 22 aprile 2025
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- Di Genova24
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Genova. Poco meno di 600 ore di lavoro, con il coinvolgimento di 45 persone tra professionisti, artigiani, fioristi, appartenenti a 15 diverse ditte e, persino, un gruppo di volenterosi studenti dell’istituto professionale Marsano. Questo l’impegno che è stato necessario per realizzare la “Lanterna verde” e il giardino fiorito che la circonda: questi i due temi portanti e principali attrattive dello stand di A.Se.F., la società pubblico partecipata del Comune che espone proprio nel cuore di Euroflora, al centro del rinnovato Palasport.
L’antica e radicata “genovesità” dell’azienda ha condotto la progettista dello stand, l’architetto Alice Beraldo, a impostare un dialogo con i visitatori non solo visivo, ma anche olfattivo. Così, se in prima linea nell’appezzamento di oltre 140 metri quadrati svetta la Lanterna (scala 1:20 rispetto all’originale), realizzata in muschio e garofani bianchi, rossi e gialli, accanto vi sono le aree fiorite, addobbate con margherite, ortensie, lavanda, ma anche piante aromatiche tipicamente genovesi, come alloro, rosmarino, salvia e timo. Dieci le specie di piante, tra vive e recise, presenti nella superficie espositiva, accanto al tappeto erboso, che si estende per cento metri quadrati. Le piante vive, nel complesso, sono 260.
Alla realizzazione dello stand hanno collaborato i tecnici della ditta specializzata nella costruzione di incastellature e ascensori C.I.A. – che in base ai disegni dell’architetto hanno costruito l’armatura interna della Lanterna – elettricisti, edili e, soprattutto, i fioristi fornitori di A.Se.F. (Magniflor, Carlotta Iannoni, Galleria d’arte e fiori, Lodi Mario & Figli). Gli edili hanno gestito 28 metri cubi di sabbia e 6 quintali di rocce.
“Fare collaborare diverse maestranze, molto distanti fra loro, è il compito di tutti gli architetti – commenta Alice Beraldo – È stata, questa, una delle maggiori sfide da affrontare. Ma la professionalità dei soggetti che hanno operato nello stand ha garantito un risultato che oggi posso dire essere pienamente soddisfacente”. Nella realizzazione del progetto, il primo scoglio da superare è stato quello di promuovere l’idea della Lanterna verde. “Prendere in prestito un simbolo importante come la Lanterna di Genova è una grave responsabilità – aggiunge l’architetto – Occorreva avere un approccio rispettoso al tema. Abbiamo anche realizzato un punto selfie, così che i visitatori possano portarsi a casa un ricordo, naturalmente con la nostra meravigliosa Lanterna”. Così come la Lanterna svetta nel cuore della città di Genova, al centro del bacino di Sampierdarena, allo stesso modo la Lanterna verde, allestita nel Palasport, si pone al centro della kermesse floreale e, nello stand, di un percorso che trae origine dalla varietà di piante e fiori della nostra terra. Il committente ha compreso il messaggio. Poi la palla è passata al fabbro. “Come è necessario nel nostro lavoro, abbiamo lavorato con specifiche di precisione molto elevate – dice Juan Javier Cornelio Murillo, fabbro e titolare della C.I.A. – Una incastellatura realizzata in tre segmenti, del peso di oltre tre quintali, deve essere necessariamente sicura e molto stabile. I progetti sono stati realizzati al millimetro”.
Tutto ha funzionato. Dopo il posizionamento della struttura al Palasport, sono iniziate le decorazioni. “All’inizio di questo lungo percorso – commenta Giuseppe Magni a nome della cordata di fioristi – abbiamo suggerito una selezione di piante e fiori tipici del nostro territorio, che siano di stagione e possano essere curati adeguatamente in un’aiuola. La progettista ed i dirigenti A.Se.F. sono stati molto aperti ai suggerimenti. Oggi, insieme ai colleghi, possiamo dire di avere pianificato al meglio questo lavoro, così distante dalla nostra quotidianità”.
Grande soddisfazione da parte dei vertici A.Se.F., l’amministratore unico Maurizio Barabino e il dirigente amministrativo e gestionale Franco Rossetti: “Confidiamo che tanto sforzo sarà premiato dall’attenzione dei visitatori di questa edizione di Euroflora – commentano – Nella scorsa edizione se ne contarono 240mila e forse quest’anno saranno anche di più. Speriamo di poter offrire una visione gradevole e trasmettere tutta la professionalità di un’azienda che opera da oltre un secolo sul territorio genovese”.