Estrema destra sotto sfratto, la Afd è un’inquilina indesiderata nel palazzo. “Al party elettorale porte bloccate per 3 ore”

  • Postato il 29 maggio 2025
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Il partito tedesco di estrema destra AfD deve affrontare innanzi al tribunale di Berlino una causa di sfratto. La proprietà vuole l’annullamento di tre contratti di locazione per i locali usati dalla formazione politica nel quartiere Reinickendorf di Berlino, più esattamente a Nord della capitale. Motivo scatenante il party elettorale dopo le elezioni a fine febbraio, in cui gli ingressi dell’edificio sarebbero rimasti bloccati per ore, impedendo agli altri inquilini di entrare. Inoltre il partito avrebbe usato illecitamente il cortile interno ed ha anche proiettato il suo logo sulla facciata, cosa che le era stata precedentemente esplicitamente proibita.

La locatrice ha indicato che una continuazione del contratto è impossibile. Secondo la Bild Zeitung nella causa si imputerebbe alla Afd per le sue condotte anche la violazione di domicilio. L’edificio ospita, oltre che la rappresentanza federale dichiaratamente soggetta allo sfratto, anche quella regionale del partito, e non è chiaro se anche gli uffici di quest’ultima siano interessati dalla disputa.

All’inizio di maggio la AfD è stata classificata dall’Ufficio federale per la protezione della Costituzione come “un’organizzazione conclamata di estrema destra“. In esito a ricorso di urgenza presentato dal partito il Bundesverfassungschutz (il nome dell’ente in tedesco) si è impegnato a mantenere il silenzio ed ha sospeso la valutazione, riportando la formazione politica allo status di “sospettata di essere un’organizzazione di estrema destra”. Lo stesso è accaduto anche a livello regionale in Brandeburgo. Qui però si erano susseguite anche la rimozione del capo del Verfassungschutz regionale Jörg Muller da parte della titolare degli interni Katrin Lange (Spd) per non esserne stata informata, e poi le dimissioni di quest’ultima, investita dalle critiche.

Sia il rapporto dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione che quello dell’ufficio del Brandeburgo ufficialmente non sono stati pubblicati, ma sono comunque trapelati alla stampa. In particolare, il rapporto di 144 pagine è ritenuto insufficiente per il ministero degli Interni a suffragare una procedura costituzionale di messa al bando del partito, pure chiesta subito dopo a gran voce da manifestanti in diverse città.

La pericolosità dell’estrema destra in Germania è rafforzata dalla statistica criminale del 2024 che ne ha registrato un aumento del 20 per cento dei delitti da un anno all’altro, anche se la parte maggiore sono reati di propaganda. Più recentemente lo smantellamento della cellula terroristica, a forte partecipazione di minorenni, “Ultima onda di difesa” per la quale martedì dopo i primi cinque sono stati eseguiti altri tre arresti, dà però la effettiva misura di quanto siano urgenti misure di prevenzione. Secondo il capo della polizia criminale federale Holger Münch da almeno un anno è in corso una radicalizzazione dei giovanissimi ed Internet sta diventando sempre più uno spazio di networking per la scena di destra. Tra le formazioni attenzionate dagli inquirenti potenzialmente orientate alla violenza, spuntate come funghi grazie alla rete e la messaggistica spiccano le sigle Deutsche Jugend Voran (Gioventù tedesca avanti), Young and Strong (Giovani e forti), Der Störtrupp (La Squadra d’assalto), Elblandrevolte (la Rivolta di Elbland) e Deutscher Sturmtrupp (Truppa d’assalto).

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Il Fatto Quotidiano

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