Yaqeen Hammad, la più giovane influencer di Gaza uccisa dalle bombe israeliane. “Usava i social per aiutare gli altri”

  • Postato il 28 maggio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Un altro nome si aggiunge alla lista delle migliaia di bambini uccisi dall’inizio della guerra tra Israele e Palestina. È quello di Yaqeen Hammad, la più giovane influencer di Gaza, uccisa a soli 11 anni nella notte tra venerdì 23 e sabato 24 maggio in un raid israeliano nella zona di al-Baraka a Deir al-Balah nel nord della Striscia. La bambina era un’attivista e, insieme al fratello maggiore, Mohamed Hammad, operatore umanitario con il collettivo Ouena, si metteva spesso in prima linea consegnando cibo, giocattoli e vestiti alle famiglie sfollate. Il supporto maggiore, però, veniva dai social: sul suo profilo Instagram offriva consigli pratici per la sopravvivenza quotidiana sotto i bombardamenti, come consigli su come cucinare con metodi improvvisati senza l’utilizzo del gas.

Nei suoi video le parole di conforto non mancavano mai. “Teniamo ancora fermamente al Corano – diceva – e alla nostra educazione, nonostante la carestia, l’assedio e il genocidio in corso. Abbiamo stomaci vuoti ma cuori fedeli”. Dopo la notizia della sua morte, diffusa online, il silenzio è stato riempito dai messaggi di cordoglio e indignazione di migliaia di persone. “La mia campionessa. La mia sorellina, la mia anima è stata uccisa”, sono state le parole scritte dal fratello Mohamed. Tra le dichiarazioni c’è anche quella di Mahmoud Bassam, fotoreporter di Gaza, che su X ha scritto: “Il suo corpo potrebbe non esserci più, ma il suo spirito rimane un faro per l’umanità. “Invece di essere a scuola e godersi la sua infanzia – si legge su un suo altro post su X – era attiva su Instagram e partecipava a campagne per aiutare gli altri a Gaza. Non ci sono parole. Assolutamente non ci sono parole”.

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Il Fatto Quotidiano

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