Estate 2025: il mare è la meta preferita dagli italiani per le ferie
- Postato il 5 luglio 2025
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- Di SiViaggia.it
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L’estate 2025 conferma un trend ormai consolidato nel tempo: il mare resta in cima alla lista delle preferenze degli italiani per le ferie estive: a sceglierlo è il 24% della popolazione, almeno per una delle vacanze pianificate tra giugno e settembre. Il fascino della costa, con le spiagge assolate, l’acqua cristallina e l’offerta turistica sempre più ampia e diversificata, continua ad esercitare un richiamo irresistibile. Le località balneari italiane rimangono dunque il cuore pulsante del turismo stagionale nazionale, con una presenza stabile e radicata nei desideri dei vacanzieri.
Appena dietro, quasi a pari merito, si collocano altre tipologie di destinazione che ben rappresentano la varietà paesaggistica e culturale del Belpaese. Le città d’arte, le località montane e i piccoli borghi raccolgono un consenso che oscilla tra il 10% e il 12%, a dimostrazione di un interesse trasversale per esperienze che uniscono cultura, natura e autenticità.
Anche la campagna conserva il suo posto nella classifica, pur con un certo distacco: il 6% degli italiani la indica come scelta per la propria pausa estiva, attratti probabilmente dalla tranquillità, dall’enogastronomia e da un ritmo di vita più rilassato.
Puglia, Trentino e Sardegna dominano le scelte per i soggiorni lunghi
Se si escludono i cosiddetti short break (viaggi brevi di 3-5 notti) dove Toscana, Campania, Liguria, Lazio e Veneto compongono la top five delle mete più gettonate, a imporsi come protagoniste dell’estate 2025 sono due regioni emblematiche: Puglia e Trentino Alto Adige: due opposti geografici e paesaggistici, tra spiagge mediterranee e cime alpine, ma accomunati da un’offerta turistica di qualità e dalla capacità di attrarre sia soggiorni brevi che vacanze più lunghe.
La vera sorpresa, però, è rappresentata dal ritorno in vetta della Sardegna per i viaggi di una settimana o più: dopo alcuni anni in cui l’isola era rimasta un po’ defilata, ora riconquista il podio delle destinazioni più amate. Merito, forse, della combinazione tra scenari naturali unici, un’offerta di accoglienza in espansione e un rinnovato interesse per mete meno affollate e più esclusive.
Le mete estere: il Mediterraneo resta protagonista
Anche sul fronte internazionale, il panorama delle preferenze appare piuttosto omogeneo e focalizzato su mete facilmente raggiungibili e culturalmente affini: Spagna, Grecia e Francia guidano la classifica delle destinazioni estere, ben distanziate da Portogallo e Austria, che si posizionano subito dopo.
Le ragioni di tale orientamento sono molteplici: dai collegamenti efficienti alla familiarità con le lingue e le abitudini locali, fino a una percezione di sicurezza e comfort che continua a pesare nelle scelte post-pandemiche.
Dove si dorme e quanto si spende: alberghi in testa, spesa stabile ma variabile
Quando si tratta di alloggi, l’albergo resta la soluzione più adottata: il 21% degli italiani lo sceglierà per i propri pernottamenti estivi. Seguono i bed & breakfast, che raccolgono il 17% delle preferenze, confermandosi una formula amata per l’equilibrio tra comfort e atmosfera informale.
Le case in affitto a breve termine rappresentano il 13% delle scelte, mentre il 14% degli italiani trascorrerà le vacanze in una seconda casa di proprietà o da amici e parenti. Un ulteriore segmento, seppur più contenuto, si distribuisce tra agriturismi, campeggi, villaggi e resort.
Sul piano economico, la spesa media prevista per l’intero quadrimestre si attesta a 1.170 euro a persona, un dato in linea con quello dello scorso anno. Tuttavia, la distribuzione delle spese varia in base al mese.
Giugno si conferma il periodo più economico, con una spesa media di 650 euro, complice la prevalenza di vacanze brevi. A luglio si sale a 820 euro, mentre il picco si registra ad agosto con 930 euro a testa, spinti soprattutto dalla diffusione dei viaggi più lunghi. Settembre, infine, segna un ritorno alla moderazione: circa 750 euro, perlopiù destinati a viaggi di pochi giorni ma comunque significativi, considerando che oltre 10 milioni di italiani stanno pianificando una partenza in quel mese.