Esso a Vado Ligure, Rifondazione Comunista: “Solidali con la mobilitazione dei lavoratori”

  • Postato il 5 ottobre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Esso Vado, sciopero e corteo fino in Comune

“Agli operai della Esso di Vado Ligure è arrivata una doccia freddissima in questo inizio di autunno: una lettera di licenziamento per 31 di loro su un organico di 90 lavoratori. I vertici dell’azienda hanno comunicato gli esuberi non lasciando altra soluzione alle maestranze se non scendere in sciopero per protestare vigorosamente contro questo piano di ristrutturazione che taglia un terzo della forza-lavoro”.

Parole che arrivano dalla federazione savonese di Rifondazione Comunista sulla situazione occupazionale del sito produttivo vadese.

“La delocalizzazione prevista sposterà la produzione a Budapest, Praga o Bangkok, dove il costo del lavoro è notevolmente più basso rispetto all’Italia. Si tratta di una politica aziendale che non tiene in minimo conto le esigenze del mondo del lavoro e che fa affari sulla pelle della lavoratrici e dei lavoratori senza alcuno scrupolo, mettendo anche in crisi l’indotto collegato alla fabbrica e creando un ulteriore problema socio-economico sull’intero territorio vadese e per la provincia di Savona”.

“I lavoratori di Esso parlano di un organico che, nel tempo, è stato sostituito (con ristrutturazioni anche recenti, esattamente quattro anni fa) e quindi implementato con forze giovani che, dunque, se licenziate, non potranno avere alcuna uscita pensionistica, nessun scivolo sociale per ottenere un minimo di garanzie di sopravvivenza per sé stessi e per le famiglie”.

“Rifondazione Comunista è solidale con le lavoratrici e i lavoratori della Esso di Vado Ligure, sostiene la loro lotta senza se e senza ma, auspicando che, ad iniziare dal sindaco e dal Consiglio comunale arrivino anche manifestazioni ed espressioni di vicinanza seguite da un impegno istituzionale che corrobori l’azione sindacale e che faccia leva, per quanto possibile e ottenibile, in tutte le sedi competenti, nei modi previsti, per poter significare che un’azienda deve tenere conto dei bisogni di coloro che vi lavorano da molti anni e che, quindi, non possono essere messi da parte in questo modo” concludono da Rifondazione Comunista.

Autore
Il Vostro Giornale

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