Esordio ad alta tensione in Consiglio regionale. Minoranza in ritardo, Bucci: “Vergognatevi”
- Postato il 26 novembre 2024
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- Di Il Vostro Giornale
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Genova. E’ già alta la tensione per la prima seduta del Consiglio regionale sotto la presidenza di Marco Bucci. Poco dopo le 11, orario di convocazione, il consigliere anziano Giovanni Boitano ha dato inizio ai lavori sebbene i banchi della minoranza fossero completamente vuoti.
Il governatore, dovendo procedere alla votazione della giunta per le elezioni, ha subito perso le staffe: “È un comportamento inaccettabile nei confronti dei liguri, non si arriva in ritardo”. Poi, appena hanno iniziato a entrare alla spicciolata i consiglieri dell’opposizione, ha rincarato la dose ed è scaturito un breve diverbio con Federico Romeo che oggi funge da vicepresidente temporaneo in qualità di eletto più giovane: “Vi dovete vergognare”. La replica: “La vergogna te la puoi tenere”.
Ma cosa è successo? “Eravamo in riunione di minoranza”, spiega la consigliera Selena Candia di Alleanza Verdi Sinistra. “L’ascensore era pieno“, aggiunge Armando Sanna, nuovo capogruppo del Pd. Visibile l’imbarazzo dell’opposizione che ha occupato i banchi a consiglio già iniziato. Al suo posto anche Andrea Orlando, candidato presidente sconfitto, che non ha ancora chiarito quale sarà il suo futuro.
Inizia dunque in maniera tutt’altro che serena l’era Bucci in via Fieschi Del resto il presidente, parlando coi giornalisti fuori dall’aula, aveva chiarito: “Si comincia alle 11, punto. In consiglio comunale non si comincia sempre alle 15? Ditemi perché qui deve essere diverso. So che ci sono abitudini che non mi piacciono, ma cercheremo di metterle a posto, assolutamente”.
La cronaca della giornata in aula
In apertura della seduta sono stati eletti componenti della giunta per le elezioni (Simone D’Angelo, Matteo Campora, Sara Foscolo, Carlo Bagnasco, Stefano Giordano), poi l’elezione del presidente del Consiglio. Il governatore prenderà la parola solo per pronunciare il giuramento di fedeltà alla Costituzione della Repubblica e allo Statuto della Regione.
A presiedere la seduta odierna in apertura dei lavori è secondo le regole il consigliere più anziano, vale a dire l’irriducibile Giovanni Boitano, classe 1950, nato a Favale di Malvaro, ex assessore di Claudio Burlando, rieletto all’ultimo giro con la lista civica Orgoglio Liguria nella coalizione di centrodestra. A coadiuvarlo saranno i più giovani, Federico Bogliolo e Federico Romeo, entrambi genovesi del 1992, rispettivamente Vince Liguria e Partito Democratico.
Salvo sorprese, il trio dell’ufficio di presidenza che viene votato oggi a scrutinio segreto è già definito dagli accordi politici di maggioranza e minoranza. Il presidente dell’assemblea legislativa sarà Stefano Balleari, primo degli eletti a Genova in Fratelli d’Italia, già vicesindaco di Genova e consigliere uscente. Il suo vice sarà Roberto Arboscello, unico eletto del Pd nella circoscrizione di Savona. Il segretario dovrebbe essere un altro rappresentante del territorio savonese, il forzista Angelo Vaccarezza.
“Ci aspettiamo un Consiglio regionale che sia in grado di programmare e realizzare un futuro brillante per la nostra regione, che deve essere in crescita, un futuro che garantisca una grande qualità di vita per noi e per i nostri figli, avendo ben chiaro che la Liguria è il posto più bello del Mediterraneo per vivere, lavorare e trascorrere il tempo libero”. Così il presidente della Regione Liguria Marco Bucci a margine della prima seduta del Consiglio regionale della nuova legislatura.
“Sarò sempre presente in Consiglio regionale compatibilmente, è ovvio, con cosa avverrà e con le priorità che si presenteranno – ha aggiunto – Ci sarò come ho fatto in Consiglio comunale in questi ultimi 7 anni da sindaco di Genova: penso di essere stato il sindaco che è stato più presente in assoluto in consiglio comunale”.
“La prossima seduta del Consiglio sarà dedicata alla Giunta – ha precisato – Alcune delibere andranno sicuramente in Giunta prima della fine dell’anno. La prima legge che vorrei portare in Consiglio è quella che riguarda i sottosegretari, dopodiché porteremo alcune delibere importanti, soprattutto quelle sull’organizzazione della sanità. Poi ci sarà il decreto sul consigliere delegato”.
“Non penso che faremo una relazione di bilancio entro la fine dell’anno, ma comunque dobbiamo ancora vedere e approfondire i numeri di questo capitolo, per ora mi sono concentrato in particolare sulla sanità: entro un paio di settimane saranno disponibili i numeri definitivi di come chiuderemo il 2024, e lo chiuderemo bene. Le nostre priorità – ha concluso il presidente della Regione Liguria – sono sanità, infrastrutture e lavoro“.
La minoranza
“Mentre il Presidente Marco Bucci inaugura in Consiglio Regionale la XII Legislatura, offrendoci la sua visione di cosa ‘fare’ per la Liguria con il solito tono supponente, la realtà della sanità ligure è drammaticamente in difficolta. I pronto soccorso continuano a essere sovraccarichi e in costante affanno, nonostante le rassicurazioni di facciata”. Lo dichiara il Consigliere Regionale Gianni Pastorino, che aggiunge:
“Questa mattina, al Galliera, sette ambulanze erano ferme, bloccate a causa di un sistema sanitario incapace di smaltire i pazienti in tempi ragionevoli. Eppure, secondo i dati ufficiali di PS Live, i pronto soccorso risultano solo ‘lievemente affollati’. Una contraddizione evidente che mette in luce falle organizzative gravi, per le quali la Regione deve assumersi la piena responsabilità. Dov’è la pianificazione necessaria per prevenire queste situazioni? Mentre Bucci ‘pontifica’, le cittadine e i cittadini aspettano ore per ricevere cure adeguate, gli operatori sanitari lavorano allo stremo e le ambulanze restano bloccate, paralizzando l’intero sistema di emergenza. Serve una risposta immediata: potenziamento delle strutture di pronto soccorso, assunzione di personale sanitario, coordinamento efficace dei flussi e una revisione del sistema informativo per garantire trasparenza e coerenza. Lo ribadiamo per l’ennesima volta: la Liguria non ha bisogno di propaganda, ma di soluzioni concrete. È ora che il Presidente Bucci e la Giunta regionale mettano da parte la retorica e affrontino con serietà e concretezza una crisi che riguarda la salute e la dignità delle persone”.