Bucci: “I tecnici della sanità? Solo uno riceverà lo stipendio”. Natale (PD): “Ennesimo caos a danno dei cittadini”

  • Postato il 25 novembre 2024
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  • Di Il Vostro Giornale
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Liguria. Ci sarà “solo una persona che riceve lo stipendio” nel pool di esperti che si occuperanno della sanità ligure sotto la giunta Bucci. “Tutti gli altri sono incarichi gratuiti“. A precisarlo oggi è il presidente della Regione a margine dell’apertura della Genova Smart Week, evento al quale ha partecipato ancora con la doppia veste di sindaco e governatore.

Domani (martedì) sarà una giornata cruciale per l’apertura della nuova fase politica. In via Fieschi si riunirà per la prima volta il nuovo Consiglio regionale che avrà principalmente due funzioni: l’elezione del presidente dell’assemblea (salvo sorprese sarà Stefano Balleari di Fratelli d’Italia) e il giuramento di Marco Bucci in qualità di presidente. Entro dieci giorni il nuovo governatore dovrà presentare al consiglio la sua giunta – resa nota la settimana scorsa e nei fatti già operativa – e il relativo programma di governo.

Nello stesso giorno, a distanza di poche ore, il Consiglio comunale di Genova accerterà in via definitiva la sussistenza della “causa di incompatibilità sopravvenuta al sindaco Marco Bucci” votata all’unanimità la settimana scorsa. A quel punto il diretto interessato avrà dieci giorni per confermare formalmente l’opzione. In pratica il 3 dicembre, con la terza votazione nella sala rossa di Palazzo Tursi, sarà ufficialmente dichiarato decaduto e l’amministrazione passerà nelle mani di Pietro Piciocchi: “Sarà l’ultimo consiglio comunale per me, me lo auguro”, sorride Bucci che al momento regge le responsabilità di entrambi gli incarichi.

La giunta regionale si è già riunita informalmente, ma non ha ancora i poteri per operare. “Non faremo delibere questa settimana, le faremo dopo il 3 dicembre”, precisa Bucci. Quale sarà la prima? “Riguarda le nuove figure che entrano nella sanità e i commissari per tutti i progetti. E poi ci sarà il decreto sul consigliere regionale delegato”, cioè il leghista Alessio Piana, che si occuperà di Sviluppo economico, Porti e Blue economy in attesa della deroga legislativa che permetterà al governatore di aggiungere due assessori in squadra.

Le figure citate da Bucci sono i tecnici che affiancheranno l’assessore Massimo Nicolò: nello specifico Enrico Castanini, Angelo Gratarola, Luciano Grasso e Santiago Vacca. Come ha spiegato oggi il governatore lavoreranno tutti a titolo gratuito, tutti tranne uno che “metteremo dentro la struttura”. Al momento il presidente non ne rivela l’identità, ma potrebbe trattarsi dell’ex assessore alla Sanità della giunta Toti, al quale sarebbe destinata una consulenza specifica in materia farmaceutica.

Per istituire il Consiglio superiore della sanità, novità assoluta a livello regionale, sarà adottato un altro provvedimento di natura “amministrativa, non di nomina”, puntualizza Bucci. La Regione individuerà l’infettivologo Matteo Bassetti come coordinatore e spetterà poi a lui la scelta formale dei componenti, che in realtà sono già stati comunicati insieme alla giunta.

Cade il primo velo sulle nomine ‘extra’ assessore alla sanità: i consulenti non sono a titolo gratuito ma hanno un costo – ribatte Davide Natale, segretario PD Regione Liguria -. Dopo che Bucci ha sostenuto in conferenza stampa e a ogni dichiarazione che l’operazione degli esperti della sanità era completamente a costo zero, oggi fa marcia indietro e deraglia alla prima curva. Infatti, per stessa ammissione di Bucci, uno dei quattro professionisti che affiancheranno l’assessore, politicamente sempre più azzoppato, avrà un costo che inevitabilmente sarà a carico dei liguri. Se non siamo su Scherzi a parte poco ci manca, soprattutto se, sempre per bocca dello stesso Bucci, si scopre che non si sa chi nominerà i professionisti che faranno parte del Consiglio superiore della sanità ligure”.

“Com’è possibile infatti che vengano nominati da una persona completamente estranea all’amministrazione regionale? Sarebbe un unicum nel diritto amministrativo avere un organismo della Regione che non sia nominato o per bando o in modo fiduciario dal presidente o dall’assessore ma da una terza persona completamente estranea al sistema regionale”.

“Un consiglio superiore della sanità ligure dove fra l’altro, non ci sono rappresentanti di molte categorie di professionisti che lavorano nel sistema sanitario, è l’ennesima anomalia. Se poi le nomine le fa una persona in autonomia che non risponde né alla giunta né al consiglio regionale, più che un organismo è un obbrobrio amministrativo. Ma le sorprese non finiscono qui, la saga sulla sanità di Bucci si arricchisce ancora di un altro capitolo, quello dei commissari all’edilizia sanitaria, di cui non si ha traccia”.

“Abbiamo capito che al presidente piace la figura del commissario, ma i risultati ottenuti finora sono quasi sempre stati deludenti. Bucci si lamenta che dieci persone non possono bloccare la realizzazione di un ospedale, però non si è accorto che in questi anni la realizzazione degli ospedali in Liguria è stata bloccata da otto persone, il presidente Toti e la sua giunta. Nove anni passati tra innumerevoli annunci di partenze e altrettanti rinvii, di soldi gettati al vento”.

“Di questo chiederemo conto in Consiglio regionale e crediamo che l’effetto annuncio dei commissari come formula idonea per realizzare gli ospedali non convince più neanche chi la fa” conclude il segretario Dem.

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Il Vostro Giornale

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