Eredità Agnelli, perquisizioni nello studio dell’avvocato Grande Stevens. Sequestrati documenti sulla fiduciaria di famiglia
- Postato il 26 novembre 2024
- Giustizia & Impunità
- Di Il Fatto Quotidiano
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La guardia di Finanza, su ordine della procura di Torino e nell’ambito dell’inchiesta sull’eredità Agnelli, ha perquisito ieri lo studio torinese dell’avvocato Franzo Grande Stevens, a lungo legale di fiducia e consigliere di Gianni Agnelli. Durante la perquisizione, estesa anche alla sede romana dello studio, gli uomini delle fiamme gialle hanno sequestrato numerosa documentazione relativa alla fiduciaria Gabriel, gestita da Grande Stevens per conto della famiglia Agnelli.
La Gabriel fiduciaria nel maggio 2004 aveva operato riguardo alla compravendita delle quote della società semplice Dicembre che assicurava all’Avvocato, e ora a suo nipote John Elkann, la primazia nell’accomandita di tutti gli eredi Agnelli – la Giovanni Agnelli B.V. – e attraverso di essa dell’impero Exor. Nel 2004 la vedova di Gianni Agnelli, Marella Caracciolo, avrebbe ceduto la nuda proprietà del 42,8 per cento delle azioni di Dicembre – ottenute dal patto successorio con la figlia Margherita – ai nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann, mantenendone l’usufrutto. Secondo l’esposto di Margherita Agnelli ai pm torinesi Gianoglio, Bendoni e Marchetti, tali atti di compravendita sarebbero nulli così come – a suo dire – non ci sarebbero le prove del pagamento della vendita da parte dei nipoti alla nonna.
Qualora ciò venisse provato, su tali quote si dovrebbe pagare la tassa di successione, mentre Margherita Agnelli potrebbe rivendicarne la proprietà in sede civile. La perquisizione è stata guidata dal colonnello Alessandro Langella della Guardia di Finanza, alla presenza del procuratore aggiunto Gianoglio e dei rappresentanti dell’ordine degli avvocati di Torino, così come previsto dal codice di procedura penale.
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