“Enorme impennata della produzione missilistica in Cina. Pechino impegnata nella corsa agli armamenti”
- Postato il 7 novembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Immagini satellitari che mostrano nuove torri, bunker e terrapieni, e che portano a pensare che la Cina sia impegnata in “una nuova corsa agli armamenti”. A riportarlo è una lunga analisi della Cnn, che spiega come mappe e comunicazioni governative rivelino “un’enorme impennata” nei siti di produzione missilistica. Dal 2020 Pechino ha rafforzato le capacità “per scoraggiare potenzialmente le forze armate Usa e affermare il dominio nella regione”. Uno “storico accumulo” a fronte delle “difficoltà di approvvigionamento Usa”: oltre il 60% dei 136 siti di produzione missilistica o di forza missilistica dell’esercito cinese, che controlla gli arsenali nucleari, ha avuto un’espansione di oltre 2 milioni di metri quadri nel 2020-25.
“Questa è la Cina che si sta posizionando come superpotenza globale. Siamo nelle fasi iniziali di una nuova corsa agli armamenti – ha affermato William Alberque, ricercatore senior del Pacific Forum ed ex direttore del controllo degli armamenti della Nato -. La Cina sta già correndo e si sta preparando per una maratona”. I dati dipingono un quadro di un’urgente spinta a sviluppare capacità per missili nuovi e più sofisticati. Molti impianti analizzati dalla Cnn, di cui alcuni sconosciuti finora, hanno sostituito villaggi e terreni agricoli, crescendo a dismisura negli ultimi cinque anni.
Dalla sua salita al potere a fine 2012, il presidente Xi Jinping ha investito miliardi di dollari nell’acquisto e nel potenziamento di equipaggiamenti militari, nell’ambito di un’ambizione finalizzata a trasformare rapidamente le forze armate del Paese, l’Esercito popolare di liberazione, in una forza combattente di “livello mondiale”. Xi ha anche creato la Rocket Force, un corpo d’elite che sovrintende all’arsenale cinese di missili nucleari e balistici in rapida espansione, descrivendola come un “nucleo di deterrenza strategica, un sostegno strategico alla posizione del Paese come grande potenza e pietra angolare su cui costruire la sicurezza nazionale”. Pechino e Mosca non conducono test nucleari da oltre 25 anni. Ma Washington ha osservato come entrambi i Paesi continuino a sviluppare e testare le armi più avanzate in grado di trasportare testate nucleari. Nel frattempo, la Cina sta poi aumentando il suo arsenale di armi nucleari più velocemente di qualsiasi altra nazione, ingrossando il suo arsenale di circa 100 nuove testate all’anno dal 2023, secondo il rapporto di giugno del think tank Sipri, Stockholm International Peace Research Institute, malgrado il suo numero totale resti molto inferiore a quello di Usa e Russia, che insieme rappresentano il 90% dell’arsenale mondiale, secondo l’Union of Concerned Scientists.
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