Elon Musk aveva cercato l’aiuto di Mark Zuckerberg per acquisire OpenAI

  • Postato il 25 agosto 2025
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  • Di Forbes Italia
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Elon Musk ha cercato di convincere Mark Zuckerberg, fondatore e ceo di Meta, a sostenere la sua offerta da 97,4 miliardi di dollari per l’acquisto dell’organizzazione no-profit che controlla OpenAI all’inizio di quest’anno. È emerso da un documento depositato in tribunale giovedì da OpenAI. Una mossa inaspettata, visto che la tensione tra Musk e Zuckerberg, nota per le loro precedenti sfide pubbliche, rendeva poco plausibile una collaborazione.

Fatti principali

  • La dichiarazione è emersa in un documento depositato presso la corte federale del distretto della California Settentrionale, nell’ambito del procedimento legale in corso tra Musk e OpenAI. Il tutto è iniziato lo scorso anno dopo che il ceo di Tesla e proprietario di xAI ha citato in giudizio l’azienda di intelligenza artificiale per la sua proposta di trasformazione in entità a scopo di lucro.
  • In risposta alle domande legali presentate da OpenAI, si legge nel documento che Musk “ha identificato Mark Zuckerberg” come un individuo con cui “ha comunicato” in merito a “potenziali accordi di finanziamento o investimenti” in relazione al produttore di ChatGPT.
  • Il documento rileva che né Zuckerberg né Meta hanno firmato la lettera d’intenti di Musk, né hanno partecipato all’offerta di Musk da 97,4 miliardi di dollari.
  • Nello stesso documento, OpenAI ha esortato il giudice che sovrintende al caso a ordinare a Meta di condividere qualsiasi documento e comunicazione relativa all’offerta di Musk. “Le comunicazioni di Meta con altri offerenti… le discussioni con Musk o altri offerenti, farebbero luce anche sulle motivazioni dell’offerta”, ha osservato.
  • A sua volta, Meta chiede al tribunale di respingere la citazione di OpenAI, sostenendo che i documenti richiesti da OpenAI dovrebbero essere ottenuti direttamente da Musk e che qualsiasi documento richiesto al gigante dei social media “non è rilevante ai fini di questa azione”.

Cosa sappiamo della battaglia legale tra Musk e OpenAI?

Musk, uno dei cofondatori di OpenAI, ha intentato una causa contro l’azienda e il suo ceo Sam Altman lo scorso anno, sostenendo che avrebbero minato l’obiettivo fondamentale di OpenAI di sviluppare un’intelligenza artificiale generale (Agi) che fosse open source e a “beneficio dell’umanità”, puntando piuttosto alla massimizzazione dei profitti.

Musk ha affermato che quando i fondatori di OpenAI, Altman e Greg Brockman, lo hanno contattato nel 2015, hanno concordato di lanciare “un’intelligenza artificiale generale (Agi) senza scopo di lucro a beneficio dell’umanità, non per un’azienda a scopo di lucro che cerca di massimizzare i profitti degli azionisti”. Il miliardario ha affermato che, secondo l’accordo originale, l’Agi sarebbe stata open source, salvo eventuali considerazioni relative alla sicurezza. Sempre secondo Musk, OpenAI, che sta per diventare un’entità a scopo di lucro, ha rinnegato l’accordo originale.

In risposta, la dirigenza di OpenAI ha affermato che Musk aveva riconosciuto già nel 2017 la necessità di un’entità a scopo di lucro per raggiungere gli obiettivi di creare un’intelligenza artificiale globale (Agi). Tanto che aveva tentato di diventarne l’amministratore delegato e il principale azionista. L’azienda ha dichiarato di non poter accettare le condizioni di Musk e il miliardario ha quindi scelto di lasciare OpenAI nel febbraio 2018. All’inizio di quest’anno, OpenAI ha presentato una controquerela a Musk, sostenendo che il miliardario stava conducendo campagne dannose contro l’azienda.

Cosa sappiamo dell’offerta di Musk per OpenAI?

A febbraio di quest’anno, Musk e un gruppo di altri investitori hanno presentato un’offerta da 97,4 miliardi di dollari per acquisire il controllo della holding no-profit che controlla OpenAI. Il ceo del produttore di ChatGPT ha rapidamente respinto l’offerta di Musk, deridendo la sua piattaforma social con un post che diceva “No, grazie, ma compreremo Twitter per 9,74 miliardi di dollari se vuoi”. In un atto depositato in tribunale, l’azienda di intelligenza artificiale ha sottolineato che l’offerta indeboliva la causa intentata da Musk contro l’azienda, che sosteneva che le risorse di OpenAI non potevano essere “trasferite” per “profitto privato”.

Cosa ha detto OpenAI sugli sforzi di Meta nell’IA?

Nella documentazione, OpenAI ha anche parlato degli sforzi di Meta nello sviluppo dell’IA, affermando che l’azienda stava cercando di sottrarre i migliori talenti da OpenAI. Il creatore di ChatGPT ha dichiarato: “Meta ha investito molto per sviluppare le proprie capacità di IA, incluso, secondo quanto riportato da fonti pubbliche, l’offerta di pacchetti retributivi di 100 milioni di dollari o più ai principali ricercatori di IA, tentando così di sottrarre dipendenti a OpenAI”.

Valutazione di Forbes

Secondo le stime di Forbes, l’attuale patrimonio netto di Elon Musk ammonta a 407,9 miliardi di dollari, il che lo rende la persona più ricca del mondo. Con un patrimonio netto stimato di 254,9 miliardi di dollari, Zuckerberg è attualmente al terzo posto nella lista dei miliardari in tempo reale di Forbes.

Cosa sappiamo della precedente faida tra Zuckerberg e Musk?

Una faida pubblica tra Musk e Zuckerberg scoppiò nel 2023, quando emersero voci secondo cui Meta stava costruendo un concorrente per sfidare Twitter. Rispondendo alla notizia della piattaforma, che alla fine venne lanciata come Threads, Musk scherzò dicendo che sarebbe stato pronto ad un “cage fight (un’incontro in una gabbia)” se Zuckerberg fosse stato d’accordo.

Il ceo di Meta rispose prontamente con una storia su Instagram che mostrava uno screenshot del tweet di Musk con la didascalia “mandami la posizione”. Musk continuò a stuzzicare l’attenzione sull’incontro per i mesi successivi, arrivando persino a suggerire che sarebbe stato trasmesso in diretta streaming su X e che il ricavato dell’evento sarebbe stato devoluto a un “ente di beneficenza per i veterani”. L’incontro, tuttavia, non ha mai avuto luogo.

L’articolo Elon Musk aveva cercato l’aiuto di Mark Zuckerberg per acquisire OpenAI è tratto da Forbes Italia.

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Forbes Italia

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