“Elkann vende tutto”: le prossime candidate sono la Ferrari e la Juventus? – F1

  • Postato il 15 dicembre 2025
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  • Di F1ingenerale
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Industria, editoria, asset storici: dopo le grandi cessioni, il nodo Juventus e Ferrari nel futuro di Exor e di John Elkann

Negli ultimi anni John Elkann, attuale proprietario della Ferrari, attraverso la holding Exor, ha portato avanti una trasformazione profonda del perimetro industriale ed editoriale storicamente legato alla famiglia Agnelli. Un processo fatto di cessioni, scorpori e ridimensionamenti che ha progressivamente ridotto il peso di molti asset italiani, spostando il baricentro del gruppo verso una logica internazionale e finanziaria.

Oggi, dopo l’industria e l’editoria, la domanda che inizia a circolare con sempre maggiore insistenza è una sola: quali asset restano davvero centrali per Exor? E soprattutto, Juventus e Ferrari sono ancora intoccabili?

“Elkann vende tutto”: le prossime candidate sono la Ferrari e la Juventus? – F1

Dalla carta stampata all’industria: un disimpegno strutturale

Sul fronte dell’informazione, il gruppo GEDI, controllato da Exor, ha avviato una trattativa avanzata per la vendita delle sue principali testate, tra cui la Repubblica e La Stampa, oltre ad alcune radio.
L’operazione non è ancora conclusa e non prevede la chiusura delle redazioni, ma segnerebbe comunque l’uscita della famiglia Agnelli dal controllo diretto di due pilastri storici del giornalismo italiano.

Parallelamente, sul piano industriale, diverse cessioni sono già state completate. Magneti Marelli è stata venduta tra il 2018 e il 2019, Comau è stata in larga parte ceduta nel 2024 e Iveco è oggi al centro di un’operazione di scorporo che porterà la divisione veicoli commerciali e quella difesa fuori dall’orbita del gruppo. Anche Fiat, come gruppo industriale autonomo italiano, non esiste più dopo la nascita di FCA e la successiva fusione in Stellantis.

Juventus e Ferrari: asset simbolici, ma non industriali

In questo scenario, Juventus e Ferrari rappresentano due casi profondamente diversi rispetto agli asset già ceduti. Non sono semplicemente aziende industriali, ma marchi globali ad altissimo valore simbolico, sportivo e reputazionale.

La Juventus è controllata da Exor, ma opera in un settore, quello calcistico, caratterizzato da elevata volatilità economica, esposizione mediatica e risultati sportivi imprevedibili. Negli ultimi anni il club ha richiesto continui interventi finanziari e ricapitalizzazioni, ponendo interrogativi sulla sua sostenibilità come investimento puramente finanziario.

Elkann vende la Ferrari?

Diverso il discorso per Ferrari. Exor mantiene una partecipazione rilevante e il Cavallino rappresenta uno degli asset più redditizi e solidi del portafoglio. Ferrari è un marchio globale, con margini elevatissimi, una governance autonoma e una forza commerciale che va ben oltre l’automotive tradizionale.

“Elkann vende tutto”: le prossime candidate sono la Ferrari e la Juventus? – F1

Proprio per questo, Ferrari non appare oggi un candidato naturale a una dismissione. Al contrario, è spesso considerata uno degli asset più coerenti con la strategia di lungo periodo di Exor, orientata a partecipazioni di qualità, stabili e ad alta redditività.

Domande legittime, ma nessuna vendita annunciata

Alla luce dei fatti, è corretto porsi domande sul futuro di Juventus e Ferrari, ma è altrettanto necessario distinguere tra analisi strategica e suggestione. Ad oggi, non esistono annunci, trattative ufficiali o segnali concreti di vendita per nessuno dei due asset. Tuttavia, il percorso intrapreso negli ultimi anni mostra una chiara tendenza: Exor non considera più intoccabili gli asset per ragioni storiche o identitarie.

Il vero cambio di paradigma è proprio questo. Non è più la storia a determinare le scelte industriali, ma la coerenza finanziaria e strategica. In questo contesto, anche marchi simbolici come Juventus e Ferrari vengono osservati non solo per ciò che rappresentano, ma per ciò che rendono e per il ruolo che giocano nel portafoglio complessivo del gruppo.

Resta quindi una domanda aperta, non una previsione: dopo industria ed editoria, quali saranno i prossimi pilastri a definire il futuro della galassia Exor?

Leggi anche: F1 | Ferrari cambia approccio in vista del 2026. E arrivano le prime modifiche in ambito motore

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