Elezioni, il risiko del centrodestra nei Municipi: i partiti vogliono spazio e il Levante fa gola a tutti
- Postato il 18 gennaio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Il candidato sindaco c’è e si chiama Pietro Piciocchi, salvo clamorosi colpi di scena orchestrati dalla politica romana. Più complesso, per il centrodestra genovese al lavoro sulle prossime comunali, sarà il risiko dei nove Municipi cittadini, in un contesto di forte incertezza legato al consenso sul territorio e con equilibri interni mutati rispetto alle elezioni amministrative del 2022 che sancirono la vittoria di Bucci e di sette presidenti.
La situazione attuale vede nei parlamentini di quartiere una netta prevalenza della componente civica: Federico Bogliolo nel Levante, Angelo Guidi in Bassa Valbisagno, Maurizio Uremassi in Media Valbisagno, Cristina Pozzi nel Medio Ponente e Guido Barbazza nel Ponente. Appartengono ai partiti il leghista Andrea Carratù e Anna Palmieri di Fratelli d’Italia. Il centrosinistra ha tenuto botta solo in Valpolcevera (Federico Romeo, Pd) e nel Centro Ovest (Michele Colnaghi, M5s).
Ma i rapporti di forza scaturiti dalle regionali impongono altri ragionamenti, pur nell’ambito di una coalizione che nel capoluogo è risultata sconfitta. Le liste civiche di Bucci hanno raccolto insieme il 17,5%, ben altro rispetto al 2022 quando l’area Bucci-Toti nel complesso valeva più del 28%. Fratelli d’Italia è salita dal 9,3% al 13,5%, la Lega è rimasta stabile intorno al 6,5%, Forza Italia ha superato la soglia del 4%.
Sulla carta, lo schema per i Municipi dovrebbe essere il seguente: tre candidati al mondo civico che fa riferimento a Bucci-Piciocchi, altri tre a Fratelli d’Italia come primo partito della coalizione, due alla Lega, uno a Forza Italia. Ma non è da escludere che il peso dei civici possa uscirne ridimensionato proprio in funzione della candidatura di Pietro Piciocchi, attribuita alla quarta gamba della coalizione. In ogni caso se ne parlerà una volta che Roma avrà dato il via libera sull’aspirante sindaco, quindi non prima di febbraio, all’inizio coi vertici provinciali e poi con le segreterie regionali che dovranno dire l’ultima parola sullo schema, riunite al tavolo da Marco Bucci in veste di regista del centrodestra ligure.
Il piatto più ricco è certamente il quadrante Est della città, storicamente più vicino al centrodestra, dove Bucci è stato capace di resistere saldamente al ribaltone rosso delle regionali. Trattandosi dei Municipi blindati, sono quelli che fanno più gola. Nel Medio Levante – dove Fratelli d’Italia raggiunge picchi del 40% – appare logica la ricandidatura dell’uscente Anna Palmieri, ma in caso di riassetto tattico sarebbe pronto anche l’ex assessore della Lega Giorgio Viale.
Questo potrebbe essere vero soprattutto se nel Levante prendesse quota una suggestione che porta all’avvocato Alberto Campanella, ex capogruppo di FdI a Tursi, nominato da La Russa componente della commissione contenziosa del Senato. Altre ipotesi, se Albaro e dintorni restassero ai meloniani, sono il consigliere comunale leghista Federico Bertorello e il collega Nicholas Gandolfo, ex totiano vicino a Lilli Lauro. Ma si parla pure di Tiziana Ravano, consigliera di Vince Genova, e di Paolo Olcese, che era stato pure candidato alla Camera in Lombardia con l’allora Pdl. In ogni caso Federico Bogliolo, eletto in Consiglio regionale con Vince Liguria, non ha intenzione di ricandidarsi.
Allo stesso modo è certo che non tenterà il terzo mandato Andrea Carratù, due volte presidente del Centro Est in quota Lega, pronto invece a correre per Palazzo Tursi. Poiché il Carroccio non sembra più intenzionato a rivendicare quel territorio, preferendo puntare su quelli dove può schierare i suoi cavalli di razza, chi avrebbe buone chance è Davide Mazzarello, esponente di Vince Genova, nipote di quel Graziano due volte parlamentare Ds e Pd. In alternativa ci sarebbe la vicepresidente Daniela Marziano, anche lei eletta coi civici di Bucci.
Il Centro Ovest, oggi in mano agli avversari, è considerato un territorio in bilico, potenzialmente contendibile. Tra i vociferati per ora ci sono due leghisti, l’ex assessore municipale Stefano Radi (già candidato nel 2022 contro Colnaghi, a sua volta in pole position per la candidatura purché l’alleanza non si sfaldi) e l’ex consigliere comunale Davide Rossi, presidente regionale del comitato a sostegno del generale Roberto Vannacci.
Nel Medio Ponente, stando a quanto viene fatto filtrare da diverse voci del centrodestra, l’amministrazione di Cristina Pozzi non ha entusiasmato. Perciò, nonostante un formale diritto di prelazione che dovrebbe essere accordato ai presidenti uscenti, è probabile che venga indotta a fare un passo indietro. I nomi che rimbalzano, per ora, sono quelli del consigliere municipale Eugenio Muratore di Fratelli d’Italia, molto attivo nel mondo dell’associazionismo, e dell’assessore leghista Maurizio Amorfini, in passato consigliere comunale, dipendente di Fincantieri.
In maniera simile, nel Ponente il bis di Guido Barbazza non ha quotazioni particolarmente alte. Se non dovesse ricandidarsi, la Lega sarebbe pronta a schierare Lorella Fontana, ex capogruppo in Comune, radicatissima sul territorio. Un’altra strada nell’ambito del medesimo partito porta all’assessora Paola Bordilli, che dopo due anni a Tursi potrebbe gradire un ritorno all’ambito municipale. Ipotesi suggestiva quella che riguarda l’assessore comunale ex renziano Mauro Avvenente, già presidente di quel Municipio quando ancora militava nel Pd, durante le giunte Vincenzi e Doria. In lizza ci sarebbe pure Paola Pesce Maineri, membro civico della giunta Barbazza.
La Valpolcevera, roccaforte rossa per tradizione confermata anche negli ultimi mesi, è data sostanzialmente per persa. A condurre una battaglia di testimonianza potrebbero essere il consigliere comunale della Lega Alessio Bevilacqua o ancora il civico Fabrizio Belotti, già schierato tre anni fa contro Romeo.
Più complessa la situazione in Bassa Valbisagno, dove la ricandidatura di Angelo Guidi, eletto in quota Bucci, è decisamente in dubbio e l’esito elettorale appare molto incerto. Se toccasse alla Lega, potrebbe indicare l’assessora alla Viabilità Sonia Paglialunga, che era stata anche consigliera comunale. In alternativa l’area civica potrebbe puntare su Andrea Barreca, assessore alle Manutenzioni.
In Media Valbisagno non sembrano esserci ragioni per cui Maurizio Uremassi, transitato in Vince Genova nonostante il solido background politico, non debba tentare il secondo mandato consecutivo. Anche in questo caso, però, esistono alternative per un eventuale ridisegno del puzzle, tra cui l’assessora leghista Angela Villani e un veterano irriducibile del territorio, il consigliere comunale di Forza Italia Paolo Aimé.