E’ morto nel sonno Robert Redford: la magnetica, affascinante e politica star di Hollywood aveva 89 anni

Addio Robert Redford. Il carismatico interprete di I Tre giorni del condor, Butch Cassidy, La stangata, L’uomo che sussurrava ai cavalli è morto. Aveva 89 anni. Redford è stato l’emblema della Hollywood democratica degli anni sessanta settanta. Il perfetto connubio tra fascino, impegno politico e grandi risultati al box office negli anni della cosiddetta New Hollywood. Il suo charme, la sua presenza magnetica, quel suo modo di lavorare sullo sguardo, sui piccoli gesti, rendendo tutto estremamente naturale e divertito, ha segnato in maniera indelebile la storia del cinema a livello mondiale.

Giovane studente perdigiorno nell’Europa di fine anni cinquanta, Redford comincia la sua carriera a teatro e in piccole parti televisive nei primi anni sessanta, per poi farsi conosce al cinema con La caccia (1966) di Arthur Penn assieme a Marlon Brando e Jane Fonda e poi nell’anno successivo con la compianta Natalie Wood in Questa ragazza è di tutti per la regia di Sydney Pollack, con il quale consoliderà un rapporto proficuo e di ineguagliabile autenticità per altri sette film, e ancora con la Fonda in A piedi nudi nel parco. La popolarità assoluta arriva molto presto in coppia con Paul Newman nel 1969 con il western atipico, malinconico e guascone Butch Cassidy. Poi Redford inanellerà una serie di successi clamorosi come Come eravamo (1973), La stangata (1974) e I tre giorni del condor (1975).

La stella di Redford continuerà a luccicare in chiave meno politica e più classica in La mia Africa (1985), poi oserà perfino il dramma a sfondo erotico con Proposta indecente (1993); infine si ripeterà sempre in chiave politica negli anni duemila con Leone per agnelli, rifarà coppia oramai da anziano con la Fonda in La nostre anime di notte (2017, con l’apoteosi della prima mondiale al Festival di Venezia) e con apparizioni nella saga Marvel, Captain America. Fervente democratico anni settanta, Redford ha fondato lo storico Sundance Fim festival, diventato presto punto di riferimento del cinema indipendente prima statunitense e nei decenni perfino mondiale.

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