È morto il “padre” della Mazda MX-5

  • Postato il 24 settembre 2025
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  • Di Virgilio.it
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Il mondo dell’auto è in lutto: nella giornata del 20 settembre è morto uno dei nomi più significativi per il design automobilistico dello scorso secolo. Parliamo di Tsutomu “Tom” Matano, colui a cui si deve la nascita del progetto MX-5 e più in generale del percorso stilistico che ha intrapreso Mazda fino al giorno d’oggi.

A lui si deve la prima MX-5

Ci troviamo a cavallo tra gli anni 80 e 90 quando Matano, un designer giapponese cresciuto a Tokyo e trasferito negli Stati Uniti, mette la propria firma su una spider che sarebbe diventata un’icona mondiale. La filosofia dietro la Mazda MX-5 era chiara: riportare in vita l’idea di sportività che si celava dietro le decappottabili compatte degli anni 60. Leggere, divertenti, con i componenti necessari e senza virtuosismi eccessivi, insomma un progetto dove i punti fondamentali erano il divertimento, l’affidabilità e la qualità costruttiva.

Il risultato è storia: un successo globale riconosciuto come MX-5 o Miata, che continua a conquistare il cuore di tanti automobilisti. In oltre tre decenni di vita e quattro generazioni, è rimasta la roadster più venduta al mondo, un simbolo di libertà e di emozioni accessibili.

Il creatore del linguaggio stilistico Mazda

Matano non è stato soltanto l’autore della MX-5. Dal suo arrivo nel 1983 in Mazda, ha contribuito a portare il design verso quello che conosciamo ora, fatto di linee morbide e affusolate, mettendo la firma su progetti fondamentali, come i prototipi che hanno dettato le linee guida della firma stilistica del Brand e vetture leggendarie come la terza generazione di RX-7. Quest’ultima è stata ridisegnata a quattro mani con Yoichi Sato e continua a suscitare un grande interesse degli appassionati JDM, sia per la sua estetica affilata, sia per il particolare motore rotativo al suo interno.

L’approccio di Tsutomu Matano al design era basato su linee pulite e proporzioni armoniche, capaci di rendere immediatamente riconoscibile una Mazda. Molto prima del celebre linguaggio “Kodo – Soul of Motion”, Matano aveva già posto le basi di una filosofia estetica che metteva al centro l’emozione, cercando di creare una connessione tra auto e guidatore non solo attraverso la dinamica, ma anche con il design.

Il ricordo di Mazda

La Casa giapponese saluta Matano con un messaggio che trasmette tutta la gratitudine nei confronti di chi, con il proprio talento, ha scritto un capitolo fondamentale della sua storia. “La sua dedizione, la sua passione e la sua capacità di raccontare le auto come storie di vita resteranno per sempre parte della nostra identità.“ – racconta Mazda – “Grazie, Tom. Per la tua visione, per la tua gentilezza e per averci insegnato che ogni Mazda nasce per creare un legame speciale con chi la guida”.

La scomparsa di Tom Matano lascia un vuoto profondo, ma anche un’eredità destinata a durare. Ogni volta che una MX-5 imbocca una strada tortuosa con la capote abbassata, c’è un po’ della sua filosofia in quel sorriso che compare sul volto del guidatore. Una filosofia che resterà viva finché ci sarà qualcuno disposto a guidare per il puro piacere di farlo.

Autore
Virgilio.it

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