È morto Arnaldo Pomodoro: una delle voci più autorevoli, lucide e visionarie della storia dell’arte
- Postato il 23 giugno 2025
- Cultura
- Di Il Fatto Quotidiano
- 3 Visualizzazioni
.png)
Il mondo dell’arte in lutto. “Arnaldo Pomodoro si è spento ieri sera, domenica 22 giugno, a Milano all’età di 99 anni nella sua casa“. Lo comunica con una lunga nota la Fondazione che porta il suo nome. “Con la scomparsa di Arnaldo Pomodoro il mondo dell’arte perde una delle sue voci più autorevoli, lucide e visionarie. Il Maestro lascia un’eredità immensa, non solo per la forza della sua opera, riconosciuta a livello internazionale, ma anche per la coerenza e l’intensità del suo pensiero, capace di guardare al futuro con instancabile energia creativa”, si legge nella nota.
Poi le parole dell’artista: “Non ho mai creduto alle Fondazioni che celebrano un solo artista come unicum. L’artista è parte di un tessuto di cultura, il suo contributo attivo non può venire mai meno ed è per questo che ho concepito la mia Fondazione come un luogo attivo e vivo di elaborazione culturale, oltre che come centro di documentazione della mia opera, capace di fare proposte originali e non solo di conservare passivamente. Ma il meglio deve ancora venire: questo è stato solo un inizio e nelle mie intenzioni il progetto – rivolto ai giovani e al futuro – si deve radicare, fare della continuità un elemento ineludibile…”.
“La Fondazione, nata da questa visione e forte della direzione tracciata da Arnaldo Pomodoro – si legge ancora – nel corso di trent’anni, continuerà ad operare secondo la volontà del fondatore, garantendo la conservazione e la valorizzazione della sua opera, impegnandosi a diffondere il proprio patrimonio materiale e immateriale attraverso la realizzazione di mostre, eventi e iniziative in uno spazio inventivo, quasi sperimentale, di studio e confronto sui temi dell’arte e della scultura, che mira a un coinvolgimento, profondo e globale, con le persone e la società”.
“Mancherai a tutti noi Arnaldo e faremo tesoro dei tuoi insegnamenti”, conclude la nota firmata Carlotta Montebello Direttore generale della Fondazione.
Le opere di Arnaldo Pomodoro sono presenti in grandi piazze (Milano, Copenaghen, Brisbane), di fronte al Trinity College dell’Università di Dublino, al Mills College in California, nel Department of Water and Power di Los Angeles, nel Cortile della Pigna dei Musei Vaticani e nelle maggiori raccolte pubbliche del mondo.
Nel 1991 è stato collocato davanti al Palazzo della Gioventù a Mosca il “Disco Solare”, dono della Presidenza del Consiglio all’Unione Sovietica, e nel 1992 è stata installata un’opera di grandi dimensioni “Papyrus” nei giardini del nuovo Palazzo delle Poste e Telecomunicazioni a Darmstadt in Germania. Nel 1995 ha realizzato per incarico del Comune di Rimini una scultura in memoria di Federico Fellini, nel 1996 è stata collocata nel piazzale delle Nazioni Unite a New York l’opera “Sfera con sfera” del diametro di metri 3,30 e nel 1998 ha ricevuto l’incarico di realizzare il portale del Duomo di Cefalù.
Il ministro Giuli: “Eredità artistica e culturale, Pomodoro è patrimonio umanità” – In una nota, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha dichiarato: “Con la scomparsa di Arnaldo Pomodoro l’Italia perde un protagonista indiscusso e riconoscibile della scultura contemporanea. Un artista che con la sua opera monumentale e riflessiva ha saputo attraversare decenni di storia mantenendo sempre viva la tensione tra materia e pensiero. Le sue ‘Sferè dischiuse e ferite ci parlano ancora oggi di fragilità e complessità dell’umano e del mondo. A nome mio personale e del Ministero della Cultura esprimo cordoglio e vicinanza alla famiglia e alla Fondazione che porta il suo nome, impegnata a custodire e divulgare un’eredità culturale che è patrimonio dell’intera umanità”.
L'articolo È morto Arnaldo Pomodoro: una delle voci più autorevoli, lucide e visionarie della storia dell’arte proviene da Il Fatto Quotidiano.